Tiziana Saliva, nonna materna del piccolo Leonardo Russo, ucciso di botte nella sua casa di Novara, ha parlato in un’intervista esclusiva a Quarto Grado del contesto in cui è maturata la morte del nipote:”Nicholas a me non piaceva per niente, non mi piaceva come persona, ma anche mia figlia piccola mi diceva che era molto tenero con Leo, che lo cambiava, che se ne prendeva cura. Non ho mai neanche lontanamente pensato che lui potesse fare del male al bambino”. Qui si inserisce Gianluigi Nuzzi, che chiede:”Lui, o lei, o loro…”. La nonna di Leo replica:”E’ difficile per una mamma, molti mi dicono di andarla a trovare, ma io non ci riesco. Io sono la mamma di un mostro, e questa cosa mi devasta”. Si parla poi della gravidanza di Gaia:”Io sapevo che era incinta ma non lo sapevo. Lei non mi aveva detto niente, l’ho saputo da persone che stavano intorno a lei. Mi dicevano che dovevo farle la domanda diretta, ma io non potevo neanche immaginare che una persona che chiedeva a me i 20 euro per la spesa avesse intenzione di mettere al mondo un altro figlio”. Clicca qui per il video completo dell’intervista a nonna Tiziana. (agg. di Dario D’Angelo)



LA MAMMA DI NICOLAS “SCARICA” IL FIGLIO

La morte del piccolo Leonardo Russo, il bimbo di appena 20 mesi ucciso di botte nella sua casa a Novara sarà nuovamente al centro dell’appuntamento odierno con il programma Quarto Grado. A finire in carcere per l’omicidio del piccolo, Nicolas Musi, compagno 23enne della padre Gaia Russo, anche lei coinvolta nel terribile caso ma attualmente ai domiciliari in una struttura protetta poichè incinta. Per i due l’accusa è la medesima: omicidio volontario pluriaggravato. A scuotere ulteriormente l’Italia intera, oltre all’uccisione di una piccola anima innocente, sarebbero state anche le parole della madre di Musi, la signora Nicoletta, nei giorni scorsi intervistata dalla trasmissione Pomeriggio 5. Dalle sue parole è trapelato il difficile passato del figlio, definito anche dal fratello come un uomo violento. Tanti gli episodi choc narrati dalla donna: “A 5 anni ha rotto un vetro di casa, a 6 anni ha picchiato un bimbo a scuola e ha rotto gli occhiali al maestro. Dava i calci alla maestra. Era già aggressivo da piccolo”. Nicolas fu messo in comunità ma anche qui nessuno riuscì a salvarlo. Quindi fu affidato a una famiglia, aveva 9 anni: “ha ucciso 2 cagnolini, sedendosi loro sopra e facendo uscire le interiora”. All’età di 16 anni fece ritorno a casa dopo l’ennesima esperienza in comunità e da quel momento la madre ha sempre cercato di mettere in guardia le sue fidanzate. Tutte, tranne Gaia: “Forse avrei potuto salvarla”.



LE DICHIARAZIONI CHOC DELLA MADRE DI NICOLAS

Le dichiarazioni della madre di Nicolas Musi, il patrigno del piccolo Leonardo morto a causa delle percosse e delle sevizie, sono fortissime e comprensibili. La donna ai microfoni della trasmissione Mediaset aveva anche spiegato di aver denunciato in passato il figlio: “L’ho denunciato varie volte, anche per minacce nei miei confronti”. Pensando infine a quanto accaduto al piccolo Leonardo, aveva proseguito: “Nicolas è un mostro per quello che ha fatto, non lo considero e non lo considero mio figlio. Gli devono dare l’ergastolo. Voglio che rimanga in quella cella”. Ad accusare Nicolas era stata anche la sua giovane compagna che davanti al gip aveva spiegato di non aver mai alzato le mani nei confronti del figlioletto morto. Lui, di contro, aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Per entrambi era stato comunque convalidato il fermo. Attualmente Nicolas si trova recluso nel carcere di Novara dove la scorsa settimana avrebbe anche tentato il suicidio.



PATRIGNO LEONARDO COLPEVOLE? PADRE BIOLOGICO LO DIFENDE

Un’anticipazioni di ciò che vedremo stasera a Quarto Grado in merito al caso del piccolo Leonardo Russo ce la fornisce il portale NewsBiella.it secondo il quale nel pomeriggio di ieri le telecamere del programma si sono recate a Biella, nell’abitazione del padre di Nicolas. L’uomo avrebbe smentito le parole della madre del ragazzo. “Quando ho saputo di Leonardo mi è caduto il mondo addosso, non potevo crederci”, ha dichiarato il padre biologico di Nicolas, dal quale però non ha preso il cognome. “Mio figlio non è mai stato un violento. Non mi ha mai dato modo di pensare che lo fosse, era molto legato ai miei figli”, ha dichiarato l’uomo. “La vittima era lui”, ha aggiunto, riferendosi al suo passato difficile. “I parenti della madre e il compagno lo hanno sempre maltrattato e picchiato, perché sapevano che è mio figlio. Quello che sua madre ha raccontato è falso: lui non ha mai fatto del male a nessuno, minacciava a parole ma di fatto poi non agiva”. Nonostante abbia fornito una versione del tutto differente, il padre di Nicolas ha chiosato: “Se davvero è stato lui pagherà per ciò che ha fatto. Ciò che ha subito non c’entra, non può essere giustificato un gesto del genere, ma faccio fatica a credere sia stato lui. Non so cosa pensare”. Tuttavia, ha dichiarato che indipendentemente da tutto non lo abbandonerà mai.