Leonardo Blanchard ha appeso gli scarpini al chiodo (definitivamente). Adesso che ha detto addio al calcio, però, vuol reinventarsi, e il palcoscenico che sceglie è quello di Tali e Quali. “Ho vissuto tante situazioni belle, bellissime”, ammette Leonardo. Però, c’è un però: “A 30 anni mi svegliavo e non ero più sereno. Quando ho smesso, mio padre mi ha proposto di aprire un negozio, visto che con lui ero bravo”. Detto fatto: adesso, Blanchard fa il sarto. “Rido perché è l’ennesima cosa singolare che mi capita”, commenta a proposito dell’imitazione. “Questa è una prerogativa del mio carattere. Mi piace cambiare, vedermi sotto diverse vesti”. Chissà cosa pensa Shaila, la sua fidanzata velina, che non può stare mai tranquilla. In questo caso, però, “è felice e l’ha incoraggiato”. Si capisce subito che le imitazioni non sono il suo forte: il suo Giuliano Sangiorgi non è un granché, a onor del vero. (agg. di Rossella Pastore)
Gli “ultimi avvistamenti” di Leonardo Blanchard
Oggi, venerdì 22 novembre 2019, Leonard Blanchard sarà inoltre concorrente di Tale e quale show – Tali e Quali e ci mostrerà il suo volto da cantante. Si trasformerà in Giuliano Sangiorgi, il noto leader dei Negramaro. Come andrà questa nuova avventura? In realtà non è la prima volta che l’ex calciatore mette in luce le sue tante passioni, come quella per il surf. Ad inizio novembre lo abbiamo visto a Bali, dove ha solcato i mari del Binqin Beach di Ulluwatu con la sua affezionata tavola.
Chi è Leonardo Blanchard? Un passato da calciatore…
Leonardo Blanchard è conosciuto per la sua passata carriera come calciatore, ma sembra sia pronto a regalarci delle sorprese in altre vesti a Tale e quale show – Tali e Quali. Dopo aver appeso al chiodo il pallone, l’ex difensore viene ricordato ancora oggi per il goal portato a casa quattro anni fa contro i bianconeri, che ha permesso al Frosinone di registrare il primo punto in Serie A. Dopo aver militato nel Carpi, nell’Alessandria e nel Brescia, ricorda Tiscali, Blanchard ha cambiato del tutto vita e si è dedicato alla vendita, iniziando a lavorare nella camiceria di famiglia. “Una favola vera. Saltai in controtempo, andando all’indietro. Il mio marchio di fabbrica da sempre. In C lo sapevano, Pogba mi sa di no”, ha dichiarato in occasione di quel momento storico, spiegando di aver ricevuto quel giorno anche la maglia del collega juventino.