A Storie Italiane torna l’avvocata del povero 15enne di Senigallia, Leonardo Calcina, suicidatosi con la pistola del padre dopo essere stato a lungo vittima di bullismo. La legale ha raccontato: “Non so se ridere o piangere, la scuola continua con il suo atteggiamento di mutismo, uno di quelli identificati come bullo nella nostra denuncia, sta continuando a bullizzare Leo da morto, ieri ha postato un video su TikTok con 41mila visualizzazioni dove ha detto che quando loro litigano è più facile trovarli in questura che in ospedale, rivolgendosi alle mamme”.



“Questo ragazzo è evidentemente supportato dalla scuola – parole della stessa avvocata della famiglia di Leonardo – se avesse preso qualche sospensione… ma anche dalla famiglia, che lo autorizza a fare ciò che vuole, io come genitore non lo so come mi sarei comportata ma sicuramente avrei fatto chiedere scusa, avrei attivato qualche percorso per capire dove ho sbagliato, avrei fatto parlare il ragazzo con la famiglia di Leo, invece qui si va con i like, nel frattempo c’è un silenzio totale della scuola ma fortunatamente ci sono ragazzi che stanno confermando cosa stava subendo Leo durante l’ora scolastica”.



LEONARDO CALCINA, LE PAROLE DELLA MAMMA: “RINGRAZIO QUELLA RAGAZZA…”

L’avvocato di Leonardo Calcina ha proseguito dicendo: “Il problema è che in Italia facciamo troppe leggi ma non le sappiamo applicare, non esiste una legge contro il bullismo, siamo ancora nell’era preistorica, e poi ci sono docenti non preparati, c’è un canale di comunicazione docenti famiglia che non funziona, la scuola dovrebbe insegnare cosa significa confrontarsi, cosa sono le emozioni e quali sono i nostri diritti, mancano le basi, è questo che bisogna fare per fare si che in italia non ci sia un altro Leo”.



Eleonora Daniele aggiunge “Fortunatamente non siamo tutti uguali, ci sono persone che agiscono con grandi professionalità, ci sono professori e insegnanti che hanno un senso importante per il loro ruolo che occupano, sia di scuole private che pubbliche, e ci sono persone che nel male possono fare la differenza e in quella differenza possa rimetterci la vita. Questo è importante da valutare: se qualcuno in quella scuola sapeva quello che succedeva a Leo e non ha fatto nulla allora potete immaginare quanto sia responsabile nella vita di questo ragazzo”.

LEONARDO CALCINA, LE PAROLE DELLA MAMMA: “RINGRAZIO QUELLA RAGAZZA…”

Viktoria, la mamma di Leonardo Calcina, ha aggiunto “Io ringrazio quella ragazza che ha trovato la forza di denunciare, il coraggio che trasmette la famiglia di questa ragazza e la sua educazione, valgono oro, io vorrei che tutta Italia vedesse ciò che ha scritto questa ragazza e vorrei capire come mai durante tutte le lezioni i professori hanno ignorato ciò che accadeva, hanno ignorato come mai mio figlio stesse con le cuffiette in classe e non gli hanno fatto la nota, è un comportamento scorretto, non poteva farlo ma nessuno mi ha detto niente, nessuno mi aveva chiamato”.

L’avvocato ha ripreso la parola: “Non vogliamo criminalizzare l’istituzione scolastica, la scuola è essenziale, non vogliamo criminalizzare l’intera classe ma stiamo combattendo e andremo fino in fondo perchè chi ha sbagliato deve pagarne le conseguenze, i docenti non hanno mai segnalato nei registri di classe che Leo indossava le cuffiette tutto il giorno, perchè non l’hanno segnalato ai genitori? Questo non è accettabile”.