Alberto Angela torna sulle tracce del genio e prova a svelare l’enigma che si cela ancora dopo tanti secoli attorno alla poliedrica figura di Leonardo da Vinci: nella seconda puntata della nuova stagione di “Ulisse – Il piacere della scoperta” (in onda questa sera a partire dalle ore 21.25 su Rai 1) infatti il focus sarà interamente sull’inventore, pittore e scienziato vissuto a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento di cui nel 2019 ricorrono i primi 500 anni dalla morte: tra celebrazione del suo “genio” e i lati più oscuri e su cui ancora non si è fatta completamente luce, questa puntata monografica dello storico programma di approfondimento condotto da Angela rappresenta una sorta di viaggio a ritroso sulle tracce di Leonardo, partendo proprio dalla Francia, e più precisamente da Amboise (centro sulle rive della Loira) dove l’artista toscano si spense nel maggio del 1519 portando per sempre con sé alcuni dei segreti che da tempo le più illustri menti cercano di svelare o, meglio, di decodificare. Il “fil rouge” della puntata celebrativa dei cinque secoli dalla morte di da Vinci è anche l’occasione per fare un tuffo in epoca rinascimentale, in un clima frizzante dal punto di vista culturale e che tuttavia Leonardo, pur da gigante quale fu, ha attraversato lasciandosi dietro più di un “giallo”



ALBERTO ANGELA E ROBERTO BENIGNI SULLE TRACCE DI LEONARDO

L’indagine che Alberto Angela porterà avanti questa sera nella puntata dedicata a Leonardo da Vinci di “Ulisse – Il piacere della scoperta” seguirà le più vistose “briciole di pane” lasciate dal genio nel corso della sua vita, ovvero le opere, le invenzioni, gli scritti, per provare a ricostruire un puzzle da cui continuano a mancare alcuni pezzi: e il conduttore sarà accompagnato in questo viaggio nel tempo da alcuni ospiti d’eccezione tra cui Gigi Proietti che si trasformerà interpretando le voci di alcuni dei personaggi dell’epoca che da Vinci incontrò sulla sua strada, oltre a Roberto Benigni, anche lui interprete di quel periodo attraverso il suo istrionismo. La domanda a cui tutti cercheranno di rispondere è: chi era davvero Leonardo, figura multiforme e che eccelleva in così tanti campi che, dopo essere partito dall’apprendistato nella bottega fiorentina del Verrocchio arriverà fino a dei capolavori che non solo critici dell’arte ma studiosi di varie discipline cercano di decifrare? Il percorso, come detto, partirà dalla cittadina francese di Amboise ma toccherà la già citata Firenze e pure Milano, dove l’inventore visse per ben 17 anni e che gli servì per trarre ispirazione per il celeberrimo “Cenacolo” vinciano, una delle sue opere più note ma pure quella attorno a cui cinema e letteratura si sono sbizzarrite negli ultimi anni nel trarre spunto per dare vita a thriller e spy story internazionali e a cavallo di diversi secoli.



TUTTI I MISTERI ATTORNO AL GENIO DA VINCI

Tra i misteri su cui lo speciale di Alberto Angela su Leonardo da Vinci cercherà di fare luce non ci sono però solo i messaggi nascosti (veri o presunti) che l’artista avrebbe lasciato in molti dei suoi dipinti, ma pure alcune intuizioni scientifiche e di alta ingegneria che oggi ci sembrano davvero in anticipo sui tempi tanto che all’epoca forse nessuno riuscì a comprenderle appieno. Da cosa derivarono queste intuizioni e cosa potrebbe esserci dietro? Non solo: c’è anche il mito di Leonardo alchimista e dedito a scoprire segreti che non sono stati riportati nei suoi scritti, percorrendo strade oscure a tal punto che (ma qui si scivola nel campo delle congetture e delle teorie bizzarre) si mette spesso in correlazione la figura dell’artista con quella degli alieni, come capitato anche alle menti più brillanti dei nostri tempi. Inoltre, detto del processo che subì per sodomia e della sua presunta omosessualità (aspetto mai veramente chiarito), va ricordato che nella vita di Leonardo vi fu un periodo buio di quasi due anni, dal 1476 al 1478, in cui le notizie su di lui sono frammentarie o quasi inesistenti: dove si trovava, cosa facesse, presso chi alloggiò oggi è oggetto di dibattito ed è strano soprattutto in relazione a una personalità influente come la sua e anche popolare tra i suoi contemporanei. E come mai dopo questo periodo di “buio” cominciò a dar vita ad alcune delle sue opere più brillanti? Chi aveva incontrato o lo ispirò? Domande che aprono a un…universo (e qui il riferimento non è casuale) di risposte.

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