Recentemente l’autore ed esperto del Rinascimento Carlo Vecce, anche docente universitario a Napoli, ha ricostruito la storia della madre di Leonardo da Vinci, Caterina. Grazie, infatti, ad un documento rinvenuto nell’archivio di Firenze, ha scoperto le origini della donna che affiorerebbero nei Circassi, un gruppo etnico che viveva nelle regioni a nord-ovest del Caucaso. Figlia di un principe, venne fatta schiava e finì, dopo un lungo viaggio, al servizio del padre del grande pittore ed inventore italiano. Inoltre, l’esperienza vissuta dalla donna sarebbe stata anche, in qualche modo, formativa per le opere di Leonardo da Vinci, intrise dalla storia di sofferenza, schiavitù e deportazione che Caterina ha dovuto affrontare.



Chi è la madre di Leonardo da Vinci

Caterina, la madre di Leonardo da Vinci era, insomma, originaria del Caucaso. Figlia del principe Yakob che governava uno dei regni caucasici, venne rapita probabilmente per mano dei tartari. Risalire alla storia reale dell’area è ormai piuttosto complesso, ma la donna venne poi deportata e finì, dopo un lungo viaggio, in Italia, dove le tracce diventano molto più facili da seguire. Finì prima ad Azov, che all’epoca si chiamava Tana, alla foce del fiume Don, venendo poi trasportata attraverso il Mar Nero fino a Costantinopoli.



Da lì, nel 1439, Caterina, la madre di Leonardo da Vinci, passò in mano ad alcuni mercanti veneziani che l’acquistarono portandola in Italia. Da Venezia, infine, giunse nel 1442 a Firenze grazie a tale Donato, all’età di appena 14/15 anni. Prestò servizio a casa di quell’uomo e di sua moglie, monna Ginevra, che attorno gli anni 1450 la prestò come balia a Piero Da Vinci, padre di Leonardo, per la figlia Maria. A casa dei da Vinci era pagata ben 18 fiorini all’anno, perché secondo Vecce divenne, di fatto, la “schiava sessuale” di Piero. Salto avanti di un paio di anni ed arriviamo a quel documento rinvenuto nell’archivio e datato 2 novembre 1452, sei mesi dopo la nascita di Leonardo. Secondo la ricostruzione dello storico, però, Caterina non sarebbe l’effettiva madre biologica del pittore, pur essendo certo che tra lei e Piero ci fosse una relazione sessuale. Tornando al documento, si tratta di un atto di liberazione dalla schiavitù firmato proprio per mano di Piero, e che fece sì che Caterina si trasferisse a vivere da lui.



Leonardo da Vinci e l’influenza di Caterina

Tra le tante cose che sarebbero emerse negli studi su Caterina, madre di Leonardo da Vinci, si nota anche una certa influenza nella cultura e nell’educazione del genio del Rinascimento. Per esempio, si suppone che il famosissimo sorriso della Monna Lisa potrebbe essere proprio quello della madre di Leonardo. Similmente L’Annunciazione, donata al Monastero di San Bartolomeo di Monte Oliveto (in cui la donne visse per alcuni anni), presenta nello sfondo un’ambientazione orientaleggiante, lontana dai paesaggi toscani a cui il pittore era abituato, ma molto vicina ai probabili racconti che la madre gli ha fatto.