Leonardo De Amicis, direttore musicale dell’orchestra del Festival di Sanremo, è stato intervistato dal programma di Rai Due, I Fatti Vostri: “Il momento più emozionante di questo Festival? Poter dirigere Morandi, Ranieri e Al Bano, è stato un momento molto forte per me”, una grande esibizione quella dei Tre Tenori che ha entusiasmato milioni di appassionati in tutta Italia.
“Quando li abbiamo incontrati Al Bano ha detto che sarebbe stato il più bel regalo che poteva ricevere per i suoi 80 anni, lo stava aspettando da una vita. L’emozione si vedeva in tutti e tre, ognuno di loro aveva un’attenzione verso l’altro profondo”. Sugli inizi di carriera, Leonardo De Amicis ha raccontato: “Ho smesso di frequentare il calcio dopo che ho ricevuto per la Befana una tastiera e me la sono portata dietro tutta la vita”. Il maestro ha suonato per anni con Renato Zero ma il suo esordio in tv lo si deve ad un altro grande personaggio, Gianni Morandi: “Mi ha quasi costretto ad andare in tv? Avevo prodotto un suo disco e un giorno lui mi ha detto che avrei potuto fare il maestro d’orchestra e che sarebbe dipeso da me”.
LEONARDO DE AMICIS: “LO SHOW CON FIORELLO UNO DEI PERIODI PIU’ BELLI”
Leonardo De Amicis nel corso della sua carriera ha fatto anche il co-conduttore a Stasera pago io di Fiorello: “Che ricordo, un flash per me, un’esperienza straordinaria. Io ho fatto due edizioni con Rosario quando era tornato a fare il one man show in Rai. E’ uno dei periodi più belli della mia carriera, è rimasto un affetto profondo”. Leonardo De Amicis ha incontrato anche Papa Wojtyla: “Il Papa cercava dei musicisti per una sorta di testamento spirituale in musica. Io mi sono presentato, ho fatto il mio provino, mi hanno detto dopo un mese che gli era piaciuto e mi era stato comunicato che il mio brano era stato scelto per aprire l’evento, poi piano-piano ho preso gli undici brani dei 13 di quello evento, è stata una cosa straordinaria”.
Poi Leonardo De Amicis ha aggiunto e concluso: “Io sono di Rieti ma L’Aquila mi ha adottato. C’è una manifestazione, la Perdonanza, che dura da 728 anni, c’è la Porta Santa e in quella settimana vi sono attività culturali importanti, io ne ho preso la direzione artistica di cinque anni fa. Ora mi godo un po’ il mio nipotino appena nato Leone dal mio figliò Nicolò e poi mi occuperò di nuovo della direzione”.