Leonardo Manera, comico di punta dei primi duemila nonché protagonista indiscusso di alcune delle battute più famose della commedia italiana si è raccontato a cuore aperto a La Verità. Showman di alta caratura è ancora oggi uno dei più amati di Zelig, programma ideato dai tre fratelli Bozzo. Proprio lì, fu cabarettista fisso fino al 2013, conquistando tutti con il famoso urlo “Adriana, Adriana” e “Fluoro”. Dietro al celebre umorista, si nasconde però un uomo inquieto, con una singolare e difficile carriera alle spalle.



Per Leonardo Manera tutto è partito dai giochi di prestigio. Come racconta il comico, è stata quella passione a dare il via alla sua strada. Alle sue spalle, una madre e un padre che lo hanno sempre sostenuto, anche loro artisti e mentalmente pronti per vederlo spiccare il volo in questo mondo a loro sconosciuti. Il lavoro più difficile è stato certamente l’animatore: “Non sa quante feste di bambini ho animato”, racconta. “Tra grida e urla inizi a soccombere”.



Leonardo Manera, la gavetta improbabile e il salto all’Arcimboldi

Quella di Leonardo Manera è stata una gavetta pesantissima, ma ai microfoni de La Verità confessa un fatto singolare, che nessuno si aspettava. Alla domanda su quale fosse il suo lavoro peggiore ha risposto in modo piuttosto politico, precisando che nessuno è stato talmente brutto da meritare l’ultimo posto in classifica. Piuttosto, spiega Leonardo Manera, uno dei lavori più curiosi è stato in un locale a luci rosse: “Ho fatto il cabaret nei locali di scambio di coppia, Ricordo che c’erano alcuni esibizionisti che iniziavano già a spogliarsi. Quindi mi esibivo davanti a gente nuda.



Una vita di sacrifici e rinunce, ma anche di situazioni strane come quella di fronte agli scambisti. Leonardo Manera scherza: “E poi è capitato ci fosse chi iniziava già ad accoppiarsi in un angolo della sala e il problema era riuscire a non distrarsi”. Insomma, alti e bassi un po’ goliardici che, però, gli hanno permesso di pagare un piccolo affitto a Milano e fare il grande salto di qualità volando poi a Zelig. Qui è nato il vero personaggio: un comico che in pochissimo tempo è passato dalla strada al celebre palco del Teatro Arcimboldi. Qui, ha iniziato con la stand-up comedy, allora semi-sconosciuta nel Bel Paese.

Leonardo Manera e i tormentoni “Adriana” e “Fluoro”

Inutile girarci intorno, chi non collegherebbe Leonardo Manera a Zelig? Dopotutto, è lui l’inventore delle due parole che ormai hanno fatto la storia dello show. Alla domanda sui suoi tormentoni “Fluoro” e “Adriana”, Manera risponde con un briciolo di inconsapevolezza, raccontando di non essere mai stato consapevole del potenziale delle sue parole: Prenda “fluoro”, mica lo avevo deciso che sarebbe diventata famosa. Succede così, che in una puntata lo citai e poi lo tenni, e capitò che la gente me lo ripeteva per strada”.

Alla fine, il dettaglio croccante: Leonardo Manera è sposato o no? Tutti si chiedono da anni chi sia la sua compagna, per via di un grande fraintendimento: il comico confessa che la bellissima Claudia Penoni – spesso conosciuta come sua moglie – è in realtà una grande amica e bravissima collega con cui collabora spesso. Oggi, a 57 anni Leonardo è felicemente sposato con Ilaria, ha un figlio di nome Beniamino ed è una delle voci più amate di Radio 24, dove ogni giorno intrattiene i suoi fan con i suoi caratteristici monologhi sfacciati.