Leonetta Marcotulli si racconta a trecentosessanta gradi nell’appuntamento su Raitre con Le Ragazze. L’artista parla dei suoi trascorsi, del rapporto con la sua famiglia e soprattutto del legame con l’arte.” Per me l’arte è cercare l’anima delle cose e metterla dentro una forma”, spiega durante il programma. “Le mie sculture rappresentano delle donne perché sono più morbide. L’ispirazione arriva all’improvviso: senza sapere cosa farò vado avanti. Ma la prima parola spetta alla creta, solo dopo al mio cervello”. Sul tradimento Leonetta Marcotulli ha un’idea molto chiara e fornisce ai telespettatori la sua personale lettura: “Del tradimento non resta niente. Se resta significa che non era la coppia giusta”. Sulla guerra: “Non l’ho vissuta, ma ho in mente il rumore dei proiettili sopra la testa”. Si parla anche di morte e Leonetta Marcotulli ammette di esserne incuriosita: “La morte mi incuriosisce non mi mette paura. Ho pensato di morire, per pochi secondi, quando sbandai con la macchina. Mi sentivo arrivata. E gli altri ci sono rimasti male quando io era delusa di esserci ancora. Aspetto di andare via e sapere cosa c’è”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Chi è Leonetta Marcotulli
Leonetta Marcotulli tra le protagoniste del nuovo appuntamento de Le Ragazze, il programma che racconta storie di vita di donne che sono state ventenni negli anni ’40, ’50, ’60, ’70, ’80, ’90, ma anche di giovani donne di oggi che, grazie al loro sguardo, hanno illuminato e/o continuano a farlo nella storia del nostro Paese. La scultrice italiana si è fatta conoscere ed apprezzare per il suo talento e il suo estro, ma anche per essere stata la prima donna a prendere il brevetto come pilota di aliante nei primi anni ’50.
Un primato che la stessa Leonetta Marcotulli ha raccontato così dalle pagine de Il Messaggero: “quando arrivai qui volai con il motore, ma non mi emozionò per nulla, poi salii sull’aliante e mi sembrò di toccare il cielo con un dito”. La sua più grande passione però è stata l’arte e in particolare la scultura; un percorso di vita a cui i genitori non hanno saputo dire di no. “I miei non mi hanno detto niente, forse hanno pensato che almeno così non rischiavo di rompermi l’osso del collo” – ha raccontato l’artista che dovendo scegliere tra scultura e pittura non ha avuto alcun dubbio. “La scultura mi attirava più della pittura, perché ti dà veramente la sensazione di far nascere qualcosa con le tue mani” – ha sottolineato la scultrice che nelle sue opere predilige forme morbide e rotondeggianti. “Le mie donne non sono grasse: sono solide” ha detto la Marcotulli che solo una volta in vita sua ha scolpito il corpo di un uomo.
Leonetta Marcotulli detta Lilly: “ho rischiato di morire da giovane schiantandomi contro un albero”
Una vita di grandi successi quella di Leonetta Marcotulli che nella Roma degli anni ’60 è una delle artiste più in voga e di successo. Le sue opere vengono esposte a Spoleto durante l’evento “Festival dei due Mondi”, ma anche in altre mostre in giro per l’Italia e all’estero. Dopo il matrimonio con il marchese Renzo Durand de la Penne, Leonetta Marcotulli diventa Lilly la scultrice. “Le mie opere sono anche in qualche museo” – ha raccontato la scultrice precisando – “non musei importanti, però ci sono”. Infine parlando della sua vita di artista ha detto: “alla mia età tutti hanno un lungo curriculum,;io ho una vita piena di amici, di fiori e di sogni”. Non le mancano nuovi progetti di vita: “voglio godermi ancora un po’ la mia casa anche se, al secondo piano senza ascensore, chissà fino a quando mi sarà possibile. Però sono anche curiosa di vedere cosa c’è dall’altra parte” ammettendo di non avere alcuna paura della morte avendola rischiata quando era giovanissima. “Ho rischiato di morire da giovane schiantandomi contro un albero durante una corsa” – ha detto la scultrice – “e in quegli attimi ho pensato solo all’esperienza che mi aspettava, una sensazione meravigliosa” .