Lo stretto collaboratore di Alexei Navalny, Leonid Volkov, è stato aggredito fisicamente in Lituania. Così come riferito nelle ultime ore dai principali media online, a cominciare dal sito di SkyTg24, il braccio destro del dissidente russo, principale oppositore di Putin morto in carcere in circostanze sospette, è stato preso a martellate davanti alla sua abitazione. A comunicarlo è stata la portavoce dello stesso Navalny, Kira Yarmysh, secondo cui: “Qualcuno ha sfondato il finestrino dell’auto, gli ha spruzzato liquido urticante negli occhi e poi ha iniziato a colpirlo a martellate”, così come riportato da vari medi.
Si tratta di un attacco che ovviamente suscita ulteriori sospetti nei confronti della morte del dissidente politico e che nel contempo sembrerebbe rappresentare un monito verso tutti gli oppositori del presidente russo, in vista tra l’altro delle elezioni in Russia che si terranno a breve. Altro elemento di preoccupazione, il fatto che l’aggressione sia giunta al di fuori dei confini nazionali, in un Paese membro della Nato come appunto la Lituania. Attualmente, specifica ancora SkyTg24.it, non è chiaro chi sia stato il responsabile, ma sono scattate le indagini per cercare di risalire al brutale aggressore, anche se non è certo se si riuscirà a scoprire il suo volto.
LEONID VOLKOV, AGGREDITO IL BRACCIO DESTRO DI NAVALNY: APERTA INDAGINE
L’aggressione è avvenuta fuori dalla casa di Leonid Volkov in quel di Vilnius, e la vittima non sarebbe comunque in pericolo di vita visto che fortunatamente le ferite provocate dalle martellate non sarebbero gravi. Sarà fondamentale nelle indagini la testimonianza dello stesso braccio destro di Navalny, ma anche eventuali filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona, che potrebbero ritrarre l’assalitore mentre aggredisce Volkov.
Al momento, come precisa il Giornale, nessun comunicato è stato emesso da parte di Vilnus, cercando di mantenere la linea della massima prudenza in attesa che il quadro possa essere più chiaro. Sono attesi aggiornamenti nei prossimi giorni.