Nel chiudere la decima edizione della Leopolda, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha lanciato due “appelli” sostanziali: uno al Governo e l’altro all’opposizione moderata, leggasi Forza Italia. Partiamo con i messaggi, gli ultimi, mandati a Pd e M5s: «in questa legislatura scade il mandato del presidente della Repubblica e il presidente della Repubblica continua ad avere un ruolo che è fondamentale. Se rimane questa legislatura in vita il successore di Sergio Mattarella sarà espressione di forze che credono dell’Europa e non stanno in piazza con CasaPound», spiega Renzi al termine del suo lungo discorso di chiusura. Sempre sull’elezione del Capo dello Stato Renzi aggiunge «Non è nella disponibilità di nessuno, né del premier che non è in Parlamento, né di leader politici, che non sono in Parlamento, mettere in discussione il dovere che questa legislatura garantisca una maggioranza europeista e non sovranista per eleggere il presidente della Repubblica. Chi ci accusa di staccare la spina si guardi allo specchio». Italia Viva giura fedeltà al Governo anche se continuano gli attacchi a Pd e grillini: poco prima la Ministra Bellanova era arrivata infatti a dire «Nel Pd c’erano bande armate che combattevano tra loro. Quel progetto politico non ha funzionato». In merito alla possibilità “confluenza” dei berluscones poco convinta dalla piazza di San Giovanni ieri con Berlusconi di nuovo con Salvini e Meloni, Renzi conclude «Questa forza è aperta a tutti. Ieri in piazza San Giovanni è finito un modello di centrodestra. Io non ho mai amato Berlusconi, ma dal ’94 ha rappresentato un modello che aveva delle evidenti distorsioni strutturali ma era ancorato al Ppe e alla social democrazia. Ha cercato di rappresentare la socialdemocrazia, la destra europea in Italia. Ieri con la partecipazione di Berlusconi in piazza San Giovannisottolinea il leader di Italia Viva – ha consegnato le redini di centrodestra a Salvini. A fronte di questo è evidente che il malessere dei dirigenti e dei militanti di Forza Italia è su tutte le corde possibili. Di moderato Salvini non ha nemmeno la pettinatura. Diciamo a chi si riscontra in un’area liberale di venire a darci una mano. Italia viva è aperta».



DISCORSO RENZI “NO ULTIMATUM AL GOVERNO”

«Dire qualcosa di positivo, proporre idee non è lanciare ultimatum ma fare politica. Se io propongo di non tartassare le partite Iva non è un ultimatum, ma dico che vi avete fatto di male la classe media?», attacca Matteo Renzi dal palco della Leopolda 10 per il discorso di chiusura finale che ha fatto seguito a quello della capo delegazione di Italia Viva presso il Governo Conte-bis, la Ministra Teresa Bellanova. La titolare dell’Agricoltura ha ricordato di non esser stata avvisata dagli altri vertici del Governo la convocazione del vertice sulla Manovra, aumentando il senso di “separati in casa” che Renzi da giorni non tarda a sottolineare tanto sui contenuti quanto sui rapporti interni. «Sui 5 Stelle – ha proseguito poi l’ex premier – ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini e dal salvinismo. Lo rivendico e non ne ho paura. Quello che loro chiamano “inciucio di palazzo” è democrazia parlamentare», sottolinea Renzi di nuovo euforico davanti al suo pubblico di Firenze, «Ieri Salvini ha cercato la rissa parlando dei miei genitori dicendo che non sono incensurati, ma chi non è incensurato è Salvini che è stato condannato e non chi in attesa di giudizio come i miei genitori. Pensavo che queste cose me le avrebbe dette in faccia, pensavo fosse un Don Rodrigo e invece è un Don Abbondio». Il nemico n.1 è il leader della Lega ma proprio per questo, secondo Italia Viva, il Governo non deve dare adito a Salvini a critiche o peggio dietrofront; e così Renzi vuole giocare la partita della Manovra come dei prossimi altri snodi del Governo pur avendo pochi consensi e voti in Parlamento. Il punto da capire è come si comporteranno Pd e M5s di fronte alle continue critiche da Leopolda e affini arrivano contro il Governo Conte-2: «Caro presidente del Consiglio. Se tu vuoi combattere l’evasione fiscale, ti vorrei presentare un luogo, un luogo dal quale è nata la fatturazione elettronica, il fisco 2.0. Questo luogo si chiama Leopolda e sono iniziative che hanno fatto emergere quasi 14 miliardi di nero», è la chiosa finale dell’intervento di Matteo Renzi.



RENZI ATTACCA GOVERNO, CONTE E PD

Si chiude questo pomeriggio la 10ema edizione della Leopolda, la convention di tre giorni a Firenze dove Matteo Renzi per la prima volta quest’anno l’ha aperta, condotta a chiusa senza più far parte del Partito Democratico. Ieri con la presentazione del simbolo e dello statuto, Italia Viva ha preso “vita” ufficialmente e si proietta nel futuro politico con molta speranza ma anche diversi punti di domanda, a cominciare dall’aderenza al Governo giallorosso. «Pd partito delle tasse», hanno ribadito ieri Maria Elena Boschi ed Ettore Rosato (solo in parte smorzato dal dietrofront di Francesco Bonifazi) che solo un mese fa erano in Parlamento tra le file dei dem; lo stacco è netto, la scissione è compiuta ma per Conte, Di Maio e Zingaretti il timore è che Renzi possa crescere nei consensi fino ad arrivare a staccare la spina del Governo e portare il Paese alle urne. «Cambiare è la regola della vita. E quelli che guardano al passato o al presente, certamente perderanno il futuro», ha ribadito ieri nel discorso centrale della Leopolda 10 il nuovo leader di Iv, dando non pochi “avvisi” a Palazzo Chigi.



LA DIRETTA VIDEO STREAMING DELLA LEOPOLDA 10

«Oggi c’è un asse Pd-M5S e un centrodestra dominato dalla Lega. Dobbiamo evitare che si consolidi questo bipolarismo. C’è un grande spazio, ma serve tempo per scomporre e ricomporre. Servono anni. Sarà una maratona», ha ribadito sempre Renzi dalla Leopolda, non proprio un grido di ferma decisione e appoggio al Governo di cui pur Italia Viva fa parte. «Nessun ultimatum al governo, ma proposte sì: non penso che ci possono chiedere di essere silenti. Non c’è la volontà di mettere in difficoltà Conte ma di aiutare i cittadini ad avere una legge di bilancio che dia delle risposte concrete ai loro bisogni e farlo in modo positivo», ha spiegato l’ex Premier delineando la sua personale critica alla Manovra (non Sugar Tax, no balzelli, basta Quota 100 su tutti), senza allontanare il “timore” di Conte-Zingaretti-Di Maio di una spina staccabile nei prossimi mesi. «Governo va avanti? Si si ci ascolta», riportano i dialoghi privati tra i tavoli della Leopolda gli inviati di Avvenire e Repubblica. In attesa del discorso finale di questo primo pomeriggio, ecco il link dove poter seguire l’ultimo giorno di Leopolda 10 in diretta streaming video.