Letizia Battaglia è morta a 87 anni: era la fotografa siciliana che nella sua arte aveva rappresentato la lotta contro la mafia ed il processo di liberazione della città di Palermo da quest’ultima. Le sue mostre sono state esposte in tutto il mondo. È stata la prima donna europea a ricevere nel 1985 il Premio Eugene Smith a New York.
La sua carriera è iniziata nel 1969 come fotoreporter del giornale L’Ora, dove era l’unico membro femminile della redazione. Dopo una breve parentesi a Milano, tornò a Palermo e fondò l’agenzia “Informazione fotografica”, frequentata da Josef Koudelka e Ferdinando Scianna. Il contributo più importante in Sicilia lo diede nel corso degli anni di piombo, in cui immortalò su carta scene che entreranno nella storia: da Sergio Mattarella che sostiene il corpo del fratello Piersanti appena assassinato fino Giulio Andreotti insieme ai mafiosi della famiglia Salvo. Alcuni di questi scatti finirono anche agli atti dei processi. In quegli anni fece il giro del mondo anche “La bambina col pallone”, che ritraeva una giovane del quartiere della Kalsa.
Letizia Battaglia è morta: una eredità inestimabile
L’eredità lasciata da Letizia Battaglia, morta all’età di 87 anni, è inestimabile: attraverso le sue foto ha reso eterno un periodo storico vissuto da Palermo sotto qualsiasi fronte. Non soltanto “fotografa di mafia”, ma di vita in ogni sua sfaccettatura. “Una donna straordinaria, un punto di riferimento. Un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”. A dirlo, come riportato da BlogSicilia, è stato il sindaco Leoluca Orlando.
Dopo l’assassinio del giudice Giovanni Falcone, la fotoreporter aveva deciso di prendersi una pausa dalla fotografia e si era allontanata dalla Sicilia. La delusione era stata troppa. Tornerà due anni dopo. Soltanto nel 2011, però, riprenderà a esporre i suoi scatti in città. È nel 2017 che sarà ancora protagonista nel capoluogo siciliano aprendo ai Cantieri Culturali della Zisa il Centro Internazionale di Fotografia (metà museo, metà scuola di fotografia e galleria), da lei diretto fino alla morte avvenuta quest’oggi.