Letizia Moratti, candidata con il Terzo Polo per il ruolo di presidente della regione Lombardia, è stata ospite ieri sera in collegamento del programma di La7, Otto e Mezzo. “Il centrodestra mi ha proposto diversi incarichi, tutti molto importanti – ha esordito l’ex assessore al Welfare della Lombardia – c’è stata un’ipotesi come ministro del governo Meloni, ma non si è concretizzata. E anche incarichi in aziende partecipate importantissime”. Quindi ha aggiunto: “Dal centrodestra mi hanno offerto diverse cariche, ma non mi interessano: io preferisco gli incarichi. Ho scelto con coraggio di essere al servizio della mia regione, come feci quando da tecnica mi hanno chiamato per gestire il piano vaccini. Per questo ho scelto di lasciare una poltrona, di non accettare altri incarichi e mettermi a disposizione di miei cittadini”.
Letizia Moratti sta cercando in questi giorni di smarcarsi dal Centrodestra, prendendo le distanze dai primi provvedimenti del governo Meloni: “Ho preso le distanze dai primi provvedimenti del governo Meloni. E ho preso le distanze da quella politica che, anche in Regione Lombardia, sta ammiccando ai No Vax, in una regione che è stata profondamente colpita dal Covid. Mortificando il personale medico. La Sanità lombarda era messa molto male già prima del Covid, io ho contribuito a risanarla. Cito un esempio, le liste per gli interventi ai malati oncologici”.
LETIZIA MORATTI: “ECCO PERCHE’ DOVREBBERO VOTARMI”
Lilli Gruber ha quindi chiesto a Letizia Moratti perchè gli elettori dovrebbero votarla: “Seguirò lo stesso metodo che mi ha portato a vincere Expo, valorizzando il territorio attraverso la sfida del digitale, delle infrastrutture, del rilancio delle medie e piccole imprese: so che parto in svantaggio, ma non corro per arrivare seconda. Vincerò. Non penso che gli elettori in questo momento guardino le etichette, noi lombardi siamo molto concreti – ha proseguito Letizia Moratti – io penso di avere visione, esperienza e competenza. Desidero misurarmi sui contenuti e non ho paura di misurarmi con nessuno. Con la frantumazione e il 37% astensione, mi pare chiaro che ci siano mondi che non si riconoscono più nelle attuali proposte politiche. Parto svantaggiata, lo so, ma se ci si misura sui temi io penso di poter vincere”.
Letizia Moratti ha infine fatto sapere di aver chiamato ieri “sia Majorino che Fontana e ho chiesto loro di fare una campagna leale, perché l’interesse dei nostri cittadini è che ci si misuri sui contenuti e non sugli schieramenti. Entrambi hanno condiviso. Sicuramente in questo momento c’è un grande fermento in politica, con una destra-destra e una sinistra-sinistra. Mi aspetto delle sorprese: lo scenario politico deve far riflettere sulla necessità di riempire il vuoto politico che si sta creando nel centro. Io mi definisco liberale e popolare. Se mi devo riconoscere in un’etichetta, mi riferisco alla Dottrina sociale della Chiesa. Ma queste sono gabbie e gli elettori vogliono poter fare riferimento a persone competenti e di esperienza”.