L’unico argine al sovranismo e alle derive anti-industriali è il Partito popolare europeo. A sostenerlo è Letizia Moratti, che non esclude una candidatura alle Europee con Forza Italia. Ne parla a La Stampa, spiegando anche le ragioni che l’hanno spinta a tornare nel partito, dopo la candidatura con una lista civica sostenuta dal Terzo Polo alle Regionali lombarde. “Sto dando il mio contributo, anche economico, ma la famiglia Berlusconi continuerà a sostenere il partito pur senza avere ruoli diretti”. Per Moratti sono mesi chiave per il futuro dell’Europa, anche per questo ha deciso di tornare in Forza Italia. “Rappresenta, nel nostro Paese, il Partito popolare europeo. Un partito che si rifà ai valori liberali e riformisti della dottrina sociale della Chiesa, fedele ai patti europei e ai patti atlantici”.
A proposito dell’incontro con i figli di Berlusconi e Fedele Confalonieri avvenuto nelle scorse settimane, la percezione di Letizia Moratti è che “continuerà a sostenere Forza Italia nello spirito del fondatore, ma senza ruoli diretti. Poi non so le cose, in futuro, potranno cambiare”. Per quanto riguarda Marta Fascina, l’ultima compagna del co-fondatore del partito, Moratti spiega che “ha già un ruolo perché è parlamentare e in quanto tale interagisce con il partito e può portare avanti delle istanze”.
LETIZIA MORATTI “FORZA ITALIA SI ALLARGA”
C’è chi sostiene che quella di Letizia Moratti sia un’Opa non ostile su Forza Italia. A tal proposito, l’ex ministra, già sindaco di Milano e vicepresidente della Regione Lombardia, nell’intervista a La Stampa chiarisce che condivide la volontà di Antonio Tajani, cioè “quella di avere un partito che si allarga”. In questo modo può aumentare “anche le sue capacità finanziarie”. Inoltre, segnala che in due mesi sono state registrate oltre 100mila tessere nuove, che comportano introiti. “Detto questo, anch’io ho deciso di contribuire attraverso un versamento volontario”.
In merito al suo ruolo, Moratti precisa che resta presidente della Consulta e segnala che è stato prodotto “un documento di 200 pagine che cercano di rappresentare il contesto, le criticità e le proposte”. Tanti i temi prioritari, come quello della sicurezza. “Da assessore in Lombardia ho lavorato a un algoritmo che è in grado di identificare i cantieri che presentano criticità e sui quali dunque è prioritario intervenire con controlli e verifiche”. Moratti è consapevole che ciò non sia sufficiente, infatti andrebbe potenziato anche il numero di ispettori e andrebbero riviste le norme sul subappalto.
LE PROPOSTE SUL LAVORO E IL SUO RUOLO IN FORZA ITALIA
Più in generale, riguardo il lavoro, per Letizia Moratti bisogna insistere sulla centralità dei lavoratori. A tal proposito, a La Stampa cita due esempi. Il primo è “un intervento organico sugli strumenti per la transizione scuola, università, lavoro, che porti a termine la riforma dei tirocini extracurricolari, aumenti le ore di formazione degli apprendisti e coinvolga le parti sociali nei percorsi formativi”. Inoltre, sottolinea l’intenzione di sostenere la proposta di legge della Cisl sulle pratiche di partecipazione dei lavoratori, come incentivi fiscali per le aziende che sottoscrivono contratti collettivi per introdurre forme di coinvolgimento dei dipendenti.
In vista delle Elezioni Europee di giugno, Letizia Moratti non fa previsioni riguardo un eventuale sorpasso sulla Lega: “Adesso è prematuro. Siamo alla vigilia di un importante congresso ed è giusto concentrarsi su questo”. Altrettanto prematuro è parlare di un rimpasto e un ruolo ministeriale. “Non mi pare in modo più assoluto all’orizzonte”, precisa Moratti, che però conclude: “Io sono a disposizione del partito”.