“Andrò avanti fino in fondo e vincerò”. Letizia Moratti non ha dubbi, potrà dire la sua alle elezioni regionali della Lombardia in programma nel 2023 dopo la rottura con il centrodestra e l’abbraccio al Terzo polo di Renzi e Calenda. Interpellata dal Corriere della Sera, ha spiegato: “Credo che in molti abbiano compreso l’importanza di questo voto che si terrà in uno scenario profondamente cambiato che vede un centrodestra sempre più destra e un’affermazione importante dei Cinque Stelle. C’è un’area di centrosinistra, riformista, che deve decidere se vuole coprire questo vuoto, perché i vuoti in politica non esistono. E se non sarà l’area del Pd a riempirlo sarà qualcun altro”.



Letizia Moratti ha posto l’accento sulla necessità di dare riscontri immediati ai cittadini e sull’importanza di mettersi insieme per operare un cambiamento, pur ognuno mantenendo la propria identità: “L’obiettivo è vincere in una Regione che può tornare a essere un laboratorio politico. È questo il messaggio che arriva dalla società civile”. L’ex sindaco di Milano ha poi preferito non inviare alcun messaggio al Pd, diviso su un possibile appoggio: “Non mi permetto di entrare nelle dinamiche del partito ma è del tutto evidente che il nuovo scenario impone nuove alleanze”.



L’ANALISI DI LETIZIA MORATTI

Nonostante la candidatura di Pierfrancesco Majorino, Letizia Moratti ha intenzione di andare avanti fino in fondo, convinta di poter dare un contributo al rilancio della Lombardia. Piuttosto ottimista riguarda alla vittoria, l’ex vice di Attilio Fontana ha spiegato di aver avuto delle interlocuzioni di altissimo livello con il Partito Democratico: “Tutte con un orientamento positivo. Poi sicuramente per il Pd alcune cose sono cambiate: le elezioni che forse sono andate al di sotto delle aspettative, un segretario uscente. Lo dico con grande rispetto ma anche con altrettanta speranza: mi auguro che questo vuoto possa essere riempito insieme”. E’ necessario parlare più di programmi che di candidati, il Letizia Moratti pensiero, con la candidata alla poltrona da governatore pronta a misurarsi su temi molto identitari per la sinistra come ambiente, cultura, legalità, lavoro e sanità: “In particolare sono convinta che occorra rafforzare la sanità pubblica per una questione di equità sociale, potenziarne ulteriormente la prossimità per renderla sempre più accessibile ai cittadini, aumentare gli investimenti che invece il governo sta pericolosamente pensando di diminuire. Mi faccia però dire una cosa: l’idea di un ticket è molto riduttiva. Perché in ogni caso avremo una coalizione. Una coalizione fatta dalla mia lista civica, dal Terzo polo e da tanti altri che si stanno avvicinando. Aspettiamo il Pd”.

Leggi anche

TRA CENTRO E SINISTRA/ Il pendolo-Berlusconi fra l’Ulivo di Prodi e la “federazione Sala”