DIMISSIONI LETIZIA MORATTI DA VICEPRESIDENZA REGIONE LOMBARDIA: “MANCA FIDUCIA CON FONTANA”
Letizia Moratti ha annunciato le sue dimissioni da ogni incarico regionale: l’annuncio shock in Regione Lombardia arriva la mattina del 2 novembre 2022, a pochi mesi dalle Elezioni Regionali che già vedevano piuttosto subbuglio in casa Centrodestra. Non sarà più la vicepresidente di Regione e nemmeno l’assessore al Welfare Sanità: l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti era arrivata nel gennaio 2021 a sostituire il suo predecessore Giulio Gallera in piena emergenza Covid, impostando la campagna di vaccinazione di massa (con il commissario speciale Guido Bertolaso) e riordinando la sanità territoriale dopo i difficili mesi della pandemia da Sars-CoV-2.
«Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione», scrive Moratti nella nota poi diffusa via social, «Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia». L’ormai ex vicepresidente di Regione spiega di aver optato per le dimissioni come un «Un forte segnale rispetto alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi».
LETIZIA MORATTI PRONTA A CANDIDARSI ALLE REGIONALI IN LOMBARDIA?
La durissima nota di Letizia Moratti sembra “celare” la possibilità di una sua prossima candidatura alle Regionali, da mesi sostenuto dalla stessa ex sindaco di Milano come «probabile»: le rivendicazioni della Moratti assomigliano infatti ad un primigenio “manifesto politico” incentrato sul tema della sanità regionale. Scrive Letizia Moratti circa le sue dimissioni: «Una scelta di chiarezza di cui mi faccio pienamente carico, anche in considerazione dei provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia». Da un lato, sostiene ancora la vicepresidente dimissionaria, «prendo positivamente atto che la linea da me stabilita per i cittadini lombardi è stata quella di seguire il parere degli esperti della Cabina di Regia lombarda che ho attivato sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa»; dall’altra però, facendo riferimento ai primi atti del nuovo Governo di Centrodestra, «registro con preoccupazione la scelta di anticipare il reintegro dei medici e degli altri professionisti della sanità non vaccinati, il condono sulle multe ai no vax e la diversa sensibilità sull’importanza dei vaccini».
Secondo Letizia Moratti, quei tre esempi sono «emblematici di una diversa impostazione politica in questo ambito. Credo infatti che se oggi il Paese è in sicurezza per quanto riguarda il Covid, lo dobbiamo senza alcun dubbio all’adesione massiccia alla campagna vaccinale dei mesi scorsi». Moratti ringrazia l’impegno di medici, infermieri, militari e protezione civile protagonisti – assieme allo «straordinario senso di responsabilità civica dei cittadini lombardi» – per il successo del contrasto alla pandemia. Nel dare le dimissioni, Letizia Moratti resta a disposizione della Regione per «un ordinato passaggio di consegne» sui tutti i dossier in corso d’opera. Primo a reagire alle dimissioni roboanti della Moratti è il leader del Terzo Polo Carlo Calenda, il quale non ha mai nascosto l’ipotesi di poter sostenere la candidatura di “donna Letizia” alle prossime Regionali: «Letizia Moratti è stata coraggiosa nel rassegnare le dimissioni dal pessimo governo di Attilio Fontana. Moratti ha svolto un ottimo lavoro nel corso della campagna vaccinale, che prima di allora era in un caos indegno per una grande Regione europea. Sono certo che in futuro potrà dare un contributo positivo nella politica regionale o nazionale». Dopo le dimissioni di Letizia Moratti, replica duramente il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dopo aver nominato subito Guido Bertolaso nuovo Assessore al Welfare-Sanità: «I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi. È sorprendente che l’assessore al Welfare oggi dichiari che l’azione della Giunta non sia sufficiente. Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare abbia mai sollevato problemi».