Dopo aver analizzato l’andamento della campagna vaccinale e le relative criticità, a partire dal piano sbagliato di Domenico Arcuri, Letizia Moratti si è soffermata sul governo Draghi che sta prendendo forma, a partire dal nuovo ministro della transizione ecologica: «Sono molto contenta di questa decisione. Sono convinta che il tema della salute sia strettamente legato a quello dell’ambiente. Il concetto che ormai emerge a livello internazionale è del “one health” che comprende la salute del pianeta, quella animale e quella dell’uomo».
Una battuta anche sulla sua Milano con un giudizio sull’operato di Beppe Sala, ”suo” city manager quando era sindaco: «Con Sala ho mantenuto un ottimo rapporto, ci sentiamo quasi tutti i giorni. All’epoca fui molto felice di questa scelta. Oggi non posso giudicare. La situazione è diversa, le cose cambiano…». (Aggiornamento di MB)
LETIZIA MORATTI: “PIANO VACCINI DI ARCURI NON VA BENE”
Il piano vaccini di Arcuri non va bene per la Lombardia: senza troppi giri di parole Letizia Moratti ai microfoni de La Stampa. Chiamata a sostituire Gallera, l’assessore al Welfare ha fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale, rimarcando che il programma stilato dal supercommissario scelto da Conte non è sufficiente: «La Lombardia non sarà in grado di vaccinare tutta la popolazione entro giugno, perché le categorie tra i 55 e gli 80 anni dovrebbero essere coperte con i vaccini Pfizer e Moderna che al momento sono insufficienti».
Letizia Moratti ha spiegato che il presidente Attilio Fontana, insieme a tre colleghi, è pronto a verificare se ci sono i requisiti per gli acquisti autonomi di dosi. Come dicevamo, i vaccini attualmente disponibili non bastano, stesso discorso per il personale: «Mi sto adoperando affinchè ci diano modo di impiegare gli specializzandi per la vaccinazione massiva che stiamo approntando».
LETIZIA MORATTI: “SERVE RAFFORZARE SANITÀ DI BASE”
Nel corso della lunga intervista rilasciata al quotidiano piemontese, Letizia Moratti ha invocato una profonda riforma sanitaria, soffermandosi poi sul dualismo medicina ospedaliera-medicina territoriale: «La pandemia ha fatto emergere la necessità di rafforzare la sanità di base, dobbiamo riequilibrare un sistema che è troppo “ospedalo-centrico”. Anche con delle forme nuove di aggregazione tra medici di medicina generale e specialisti e infermieri e figure assistenziali per una presa in carico della persona che va dalla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione». Letizia Moratti è tornata sul rapporto tra governo e Regioni, evidenziando che non è stato dei migliori, basti pensare al caos dati che ha costretto la Lombarda a restare zona rossa una settimana in più del dovuto. Nessuna critica al ministro Speranza e nessun commento sul possibile avvicendamento con l’approdo di Draghi a Palazzo Chigi: «Con lui ho un rapporto istituzionale. E non mi auguro nulla. Ho estrema fiducia nel presidente incaricato e quindi sono certa che comporrà una squadra che sarà all’altezza del meglio dell’Italia per rilancio del Paese».