A metà tra il retroscena e la fantapolitica, su La Stampa oggi si riflette in merito allo scontro sempre più acceso dentro il Governo Draghi tra il Pd di Enrico Letta e la Lega di Matteo Salvini: prima lo ius soli, poi il “condono” e il “caso” delle cartelle esattoriali, il livello del dibattito interno all’esecutivo è sempre più aspro sull’asse Dem-Carroccio. «Salvini sta tentando di trasformare la Lega e i ministri leghisti nella “guardia imperiale” di Draghi. Per un paradosso della politica italiana, succede che più Enrico Letta attacca gli occasionali compagni di strada e maggiore è l’attaccamento dell’ex ministro dell’ Interno al premier», è la lettura interessante che pone Amedeo La Mattina su La Stampa citando fonti interne al Carroccio.



Ancora ieri Salvini alla scuola di formazione politica della Lega ha rinnovato la piena fiducia al Premier («grande opportunità di rilancio e di riscatto per questo Paese, al di là delle etichette»), rispedendo al mittente le critiche mosse dal neo-segretario Pd in merito al sostegno per il Governo Draghi («sono loro che devono spiegare perché sono qui…»). Ebbene, il gruppo dirigente del Carroccio vede sempre più di cattivo occhio le intemperanze di Letta sulla coesistenza nel medesimo Cdm.



I TIMORI DELLA LEGA CONTRO LETTA

Le “pulce” all’orecchio di Salvini sarebbe poi giunta nell’ultimo weekend: ancora “La Stampa” scrive «Enrico sbarca in Italia dopo una lunga permanenza a Parigi, si impossessa del Pd e comincia a produrre tossine, destabilizza la maggioranza: è il “cavallo di Troia” di qualcuno Oltralpe che vuole indebolire Draghi? Vengono fatti notare il legame di Letta con i francesi e i cattivi rapporti tra Macron e Draghi, quando quest’ultimo era al vertice della Bce». Una lettura piuttosto teorica e al momento non suffragata da considerazioni dirette dei protagonisti in merito, ma resta un dubbio che serpeggia nei “colonnelli” leghisti affianco a Salvini: «Un’ Italia debole fa comodo a Parigi e a Berlino e noi siamo solo un espediente da utilizzare per colpire il premier», avrebbero riferito le fonti del Carroccio alla Stampa.



Il Centrodestra in generale non ha preso bene la costante uscita “velenosa” anti-Lega del segretario Pd, tanto che pure una tutt’altro che vicina alla Lega Mara Carfagna arriva a sostenere «insensata e spiacevole la gara a chi ha più muscoli dopo un Cdm che ha preso decisioni enormi per aiutare un Paese. Enrico Letta, è necessario marcare il territorio in un momento così? Siamo tutti in un governo di salvezza nazionale». Nuovo scostamento di bilancio, rilancio del turismo, riaperture scuola e regole anti-Covid, oltre ovviamente al Recovery Plan: su questi temi si vedrà forse definitivamente il livello di scontro-confronto tra i due maggiorenti del Governo Draghi, con una primavera che si profila essere piuttosto calda…