LA CAMPAGNA SOCIAL DI ENRICO LETTA PER LE ELEZIONI 2022: “SCEGLI TRA PUTIN E L’EUROPA”
Enrico Letta aveva promesso “occhi di tigre” per questa campagna elettorale, in quanto doveva recuperare un importante svantaggio in termini di consensi e sondaggi: le prime impressioni della nuova campagna social inaugurata questo pomeriggio dal segretario Pd non sembrano però brillantissime. E così dopo le polemiche sulla patrimoniale e la scuola dell’obbligo dai 3 anni fino alla Maturità, una nuova ondata di critiche alla modalità di comunicazione politica del Partito Democratico arrivano contro il proprio leader. La nuova linea è netta, semplice ed espressiva: il manifesto apparso sui social vede lo schermo diviso a metà: da una parte, in nero sbiadito, le parole “con Putin”; dall’altra parte a destra (primo errore comunicativo?, ndr) in rosso appare proprio Letta con la scritta “con l’Europa”. E in calce il messaggio del manifesto: «scegli.».
Il concetto è ovvio: come già ribadito più volte da Letta in questa campagna elettorale, «Questo voto è o di qua o di là, o si vota per una destra con Salvini e Meloni oppure, l’unica alternativa che può competere siamo noi, il centrosinistra», imputando agli avversari il “ruolo” di fiancheggiatori della Russia di Vladimir Putin. Lo spot social si sta però attirando nel giro di pochissimi minuti diverse “antipatie”, per non parlare degli sfottò lanciati e dei meme che ironizzano sugli “occhi di tigre” di Letta – oggettivamente immortalato in una foto “bizzarra”. Il tutto senza contare il contenuto del messaggio, dove in pratica Letta accusa il Centrodestra e chiunque non vota per il Centrosinistra ad essere “a fianco” di uno stato illiberale come quello retto da Putin..
SFOTTÒ, MEME, RISPOSTE: LA CAMPAGNA DEL PD È BOOMERANG PER LETTA
«La scomparsa definitiva della politica ridotta a roulette. Che orrore», è il primo commento molto duro che arriva da un diretto avversario alle Elezioni 2022 come Carlo Calenda. Il post di Letta e la campagna del Pd impostata sul “scegli” non piace a molti, tanto nel Centrodestra quanto nel Terzo Polo quanto infine nel Movimento 5Stelle. Dalla Lega interviene invece l’europarlamentare Antonio Rinaldi che compie un passo in più nella sua critica allo “scegli” di Enrico Letta: «Mi scusi Letta, ma lei è il segretario del PD e non sa che a Bruxelles la sua delegazione è quella che ha votato più di tutti a favore della Russia negli ultimi 3 anni? Agevolo…», linkando i risultati di uno studio condotto da “Vote Watch” che ha scoperto come su 280 voti in Parlamento Ue i deputati Pd con i 5Stelle sono tra gli italiani che hanno votato più volte le posizioni pro-Russia, eguagliando la delegazione ungherese di Orban.
Per l’ex campione del tennis Paolo Bertolucci, il consiglio è quello di cambiare grafica in tutto e per tutto: «Consiglio di un semplice cittadino: cambiate grafico». Di questo tenore moltissimi sui social si esprimono bocciando chi i colori, chi la scelta della foto, chi il contenuto dell’attacco. Altri si cimentano sostituendo alla parte di Putin altre foto: come chi ad esempio al posto dello sfondo nero ha aggiunto la faccia di Fratoianni con i simboli di Verdi e Sinistra Italiana (alleati del Pd nella coalizione “Italia Democratica e Progressista”, ndr) come se fosse “alleato con Putin” per via delle scelte anti-aiuti all’Ucraina della delegazione guidata da SI. Ultimo sfottò squisitamente interno al Pd: la scelta non sarebbe tra Pro/anti Putin ma tra Pro-articolo 18 e Pro-Jobs Act, riforma del lavoro fatta da Renzi con il Pd ma mai messa in discussione neanche da Enrico Letta.