ENRICO LETTA: “OK SOSTEGNO UCRAINI, MA L’ITALIA NON È IN GUERRA”
Nelle ore in cui la tempesta internazionale per la guerra in Ucraina si “incrocia” con quella nazionale che vede la riforma del catasto fonte di spaccatura interna alla maggioranza, il segretario del Pd Enrico Letta ribadisce in visita al Parlamento Europeo un punto piuttosto netto circa l’emergenza sempre crescente nell’Est Europa.
«Io mi sento di chiedere ai leader europei, ai leader dei nostri Paesi di essere uniti e determinati e se lo saranno io sono convinto che la strategia folle di Putin si fermerà. L’Europa è portatrice di pace, l’Italia non è in guerra. Noi sosteniamo la libertà degli ucraini»: secondo l’ex Premier dem, resta fondamentale mantenere i rapporti con i russi e perfino con Vladimir Putin, al netto di quanto sta avvenendo sul fronte ucraino. «Tenere i rapporti con Putin e a obbligarlo a un cessate il fuoco. E ciò non può che arrivare attraverso il dialogo. È fondamentale essere stati molto duri sulle sanzioni. Deve parlare la diplomazia, noi chiediamo una tregua immediata che consenta alla diplomazia di fare il suo corso. È chiaro a tutti, e spero lo sia anche a Putin, che con una escalation ulteriore saranno i nostri popoli a soffrire», ha detto ancora Letta alla stampa dopo un colloquio con la Presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola.
SEGRETARIO PD: “I RUSSI SONO NOSTRI AMICI, NON SONO PUTIN”
Nel pomeriggio poi da Brest, in Bielorussia, è giunta la notizia della tregua temporanea siglata da Ucraina e Russia nei negoziati di pace: ci sarà un cessate il fuoco per permettere i corridoi umanitari dei civili, come promesso da Putin in conferenza stampa, «facciamo di tutto per evitare vittime civili». Letta da Bruxelles ribadisce che questa strada del dialogo resta la principale nonché unica per impedire il peggio, rimanendo sulla stessa linea del rivale della Lega Matteo Salvini: «I nostri Paesi non sono in guerra con la Russia. È importante ribadirlo e dirlo con grande forza», puntualizza il segretario del Partito Democratico, «La Russia non è Putin, i russi non sono nostri nemici. È molto importante dirlo per evitare che si entri in una spirale dalla quale è molto difficile poi uscire». La libertà degli ucraini resta comunque da sostenere, conclude Letta, «Stiamo sostenendo l’accoglienza dei profughi, stiamo lavorando per l’invio di medicinali e tende soprattutto per i bambini e le donne che stanno fuggendo da questa assurda guerra».