LETTA (PD): “UE COSTRINGA LA RUSSIA ALLA PACE. UCRAINA È EUROPA”

Il progetto di Confederazione Europea lanciato da Enrico Letta negli scorsi giorni viene “aggiornato” intervista dopo intervista dal Segretario Pd, molto attivo sul fronte Ue nelle ultime settimane di allarme per le conseguenze della atroce guerra in Ucraina.



Nell’ultima chiacchierata con il “Corriere della Sera”, l’ex Premier dem riflette sull’essenza stessa dell’Unione Europea alla vigilia di possibili importanti modifiche sui trattati Ue e nel giorno conclusivo della Conferenza sul futuro dell’Europa (a Strasburgo): «un progetto forte per il futuro dell’Europa: maggiore integrazione ed eliminazione del diritto di veto, come già chiesto da Mario Draghi e Romano Prodi. Un’architettura paneuropea per accogliere l’Ucraina. Una grande unità e una spinta decisa verso la pace». Per Letta, l’Ucraina non deve solo “interessare” l’Europa, ma Kiev è proprio parte piena dell’Europa: «l’Ucraina è Europa, tocca a noi costringere la Russia alla pace». Secondo l’ex Premier in quota Pd, ad oggi si deve perseguire solo un «cessate il fuoco», è l’ora «della tregua, della pace. Sapendo che l’aggressore è uno e uno solo: Putin. Va fermato, fiaccato, spinto alla pace».



“NON FACCIAMOCI GUIDARE DAGLI USA”: PARLA ENRICO LETTA

I tempi per l’ingresso dell’Ucraina in Europa vengono immaginati così da Enrico Letta, in “pressing” su Draghi e la Comunità Europea alla vigilia della visita cruciale del Premier italiano alla Casa Bianca da Joe Biden.

«È un processo che può durare anni e porterebbe non solo a frustrazione, ma anche a guardare più agli Stati Uniti che all’Europa. Sarebbe un grave errore. Invece va fatta ora una Confederazione europea che accolga subito non solo l’Ucraina, ma anche Moldavia, Georgia, Macedonia del Nord, Albania e Serbia», spiega ancora il segretario Pd al “CorSera”, aggiungendo come il passo successivo dovrà essere una mossa congiunta di Italia, Francia, Germania e Spagna e Polonia. «Uniti, per la pace. Andare prima a Kiev e poi incontrare Putin». Chiosa finale con critica tanto al Regno Unito quanto agli stessi Stati Uniti: prima infatti Letta spiega come «la sfida per la pace si gioca qui e deve condurla l’Europa. E sono fuori luogo le uscite di Boris Johnson, quando dice che la guerra va portata sul territorio russo». Poi la stoccata, su Nato, Usa e la stessa Ue: «Non dobbiamo farci guidare dagli Usa, l’Europa è adulta. Questa guerra è in Europa e l’Europa deve fermarla. Sarebbe sbagliato firmare la pace negli Usa, come fu per l’ex Jugoslavia».