Spread in altalena, la lettera Ue con la multa per l’Italia e le reazioni del Governo: arriva il commento di Pierre Moscovici, commissario europeo agli affari economici. Come riporta Bloomberg, ha spiegato da Lisbona: «Una cosa deve essere chiara: se un Paese è totalmente fuori dalle regole, non compatibile con le regole, le sanzioni ci sono». Possibile dunque la richiesta all’esecutivo gialloverde di «misure aggiuntive». Le sanzioni, come la multa di 3,5 miliardi, «sono principalmente dissuasive ma possono anche essere dissuasive, cerchiamo di evitarlo». Moscovici ha inoltre aggiunto che avrà «uno scambio di vedute con il governo italiano su misure aggiunte che potrebbero essere richieste con l’obiettivo di essere in linea con le regole europee», sottolineando di «non predilire le sanzioni. E’ abbastanza probabile che avremo uno scambio di lettere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “RIALZO SPREAD CONVIENE A QUALCUNO”
La Borsa continua a faticare anche nel primo pomeriggio e lo Spread è leggermente ridisceso dopo il balzo di questa mattina (ora a quota 285, comunque a livelli molto alti ancora dopo i risultati delle Elezioni Europee): è così che a “provocare” ancora una volta i mercati ci ha pensato il Ministro degli Interni Matteo Salvini che durante una diretta Facebook ha attaccato «Lo spread aumenta perché c’è chi tiene sotto scacco l’Italia e vuole che resti ancorata a regole vecchie». Per il leader della Lega vincitore assoluto del voto di domenica, «L’Italia ha un’economia sana. Gli italiani devono essere messi in grado di competere. Siamo tutti uguali? Non si capisce perché qualcuno debba speculare sulla pelle del Paese e degli italiani e qualcun altro debba pagarne le conseguenze». In attesa della lettera Ue con possibile multa a breve, nell’intervista a Rtl 102.5 questa mattina sempre Salvini aveva commentato «”Vi pare che in un momento storico in cui c’è una disoccupazione giovanile del 50% in alcune regioni italiane, in cui dobbiamo assumere in fretta medici e infermieri, da Bruxelles qualcuno in nome di regole del passato ci chieda 3 miliardi di multa e a settembre 20 miliardi di aumento di tasse? Ogni mia energia sarà usata per cambiare queste regole vecchie e superate». Caustico il primo commento giunto da Bruxelles alle parole di Salvini, a voce Pierre Moscovici «Non prediligo le sanzioni. Ma se un Paese è totalmente fuori dalle recole le sanzioni ci sono». (agg. di Niccolò Magnani)
LETTERA COMMISSIONE UE, SPREAD SCHIZZA SOPRA I 290 PUNTI
Spread in forte rialzo verso quota 290 come non succedeva dal mese di febbraio scorso: è questa la notizia che arriva dai mercati questa mattina, con il differenziale Btp/Bund schizzato a 288 punti dai 280 della chiusura di ieri. Ma quali sono i motivi alla base di questa impennata? Secondo molti osservatori una delle ragioni principali è da attribuire alla notizia dell’arrivo di una lettera da Bruxelles con la probabile apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia e conseguente multa da 3,5 miliardi di euro, dal momento che la risposta del governo sui motivi che hanno portato a contrarre un debito eccessivo non dovrebbero essere soddisfacenti per Bruxelles. L’allarme dei mercati è poi da ricondurre alla vittoria della Lega di Salvini alle Europee, che rischia di ribaltare gli equilibri di forza nel governo causando instabilità ma che soprattutto ha già minacciato di voler far salare i patti comunitari sul deficit. (agg. di Dario D’Angelo)
LETTERA UE CON MULTA DA 3,5 MILIARDI PER IL GOVERNO?
Vale più una lettera da Bruxelles con scritto il numerino 3,5 miliardi o un 34% di voti appena ottenuti alle elezioni Europee? Una domanda che sorge spontanea all’indomani dalla vittoria della Lega di Matteo Salvini, ma con la Commissione Europea intenzionata a far valere le proprie ragioni sul debito eccessivo contratto dall’Italia. E a quanto pare disposta anche a mettere in preventivo l’apertura di una procedura d’infrazione del valore di 3,5 miliardi. Come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, entro questo fine settimana è attesa una lettera in cui la Commissione chiederà al governo “chiarimenti” sui “fattori rilevanti” che hanno portato all’aumento del debito. Il Belpaese sarà messo in guardia dal rischio di sforamento dei conti già per il 2018, come indicato anche nelle ultime previsioni economiche e la risposta del governo sarà presa in considerazione nel rapporto sul debito che la Commissione Ue sta preparando.
LETTERA COMMISSIONE UE A GOVERNO
La lettera di Bruxelles non dev’essere interpretata come il “fallo di reazione” dell’establishment europeo nei confronti della vittoria leghista. Bruxelles, ricorda Il Corriere, già da tempo aveva annunciato che a giugno avrebbe messo sotto la lente d’ingrandimento i conti pubblici italiani ma lo stesso vale per altri Paesi, al punto che si dice che il Belgio possa ricevere a sua volta una missiva dello stesso tenore. L’agenzia “Bloomberg” si è spinta a dettagliare gli intenti della Commissione, che starebbe valutando di proporre per l’Italia una procedura di infrazione sul debito del 2018 il prossimo 5 giugno, con fonti vicine al dossier che parlando di una multa da 3,5 di miliardi di euro. La sanzione sarebbe giustificata dal fatto che il debito pubblico italiano ha toccato il 132,2% del prodotto interno lordo, aumentando anziché calare come era stabilito dai patti con l’Ue. Salvini, dopo il voto delle Europee ha dichiarato che intende ridiscutere i vincoli di bilancio, ci avviamo verso un nuovo braccio di ferro con conseguente aumento dello spread?