Giuseppe Conte ha scritto una lettera al giornale “Leggo” per descrivere la giornata di oggi, lunedì 18 maggio, nella quale la Fase 2 entra in pieno regime, come il “primo passo” per poi tornare a correre. Il premier chiede agli italiani di inoltrarsi “con fiducia e responsabilità nella strada che ci conduce al ripristino delle ordinarie attività di vita sociale ed economica”, scrive Giuseppe Conte in questa lettera aperta agli italiani.



Il Presidente del Consiglio si dice certo che il Paese si stia rimettendo in moto “in maniera prudente e ordinata, seguendo le indicazioni del Governo”. Giuseppe Conte ha ricordato come la nostra quotidianità sia stata stravolta in questi ultimi tre mesi e i disagi aggravati dalla necessità di proteggersi dal virus: “Nostro dovere è ridurre il più possibile queste difficoltà“.



Il premier fa dunque ancora una volta appello “alla responsabilità, alla disciplina e al senso civico“, fondamentali “anche e soprattutto nelle prossime settimane” perché “la strada è ancora lunga e non dovremo mai abbassare la guardia”. Giuseppe Conte ricorda allora le principali regole di precauzione e di sicurezza: l’obbligo della mascherina su tram, bus, su tutti i mezzi pubblici e nei luoghi chiusi accessibili ai cittadini; la necessità di mantenere e poter garantire la distanza fisica di un metro e il divieto di creare assembramenti.

GIUSEPPE CONTE: LE AZIONI DEL GOVERNO CONTRO LA CRISI

La lettera di Giuseppe Conte a “Leggo” chiede dunque l’impegno di tutti i cittadini per superare le difficoltà pratiche che inevitabilmente ci saranno e per “essere all’altezza di questa sfida“. Il premier ricorda anche che da oggi è possibile muoversi senza autocertificazione all’interno della propria regione e ricominciare una vita più normale possibile “sempre nel rispetto delle regole sulle distanze e sulle protezioni individuali”.



Giuseppe Conte non può negare che vi sia anche chi ha perso il lavoro o chi rischia di dover chiudere la propria attività: “Saranno mesi molto duri e complessi, non dobbiamo nascondercelo. Come ho già detto più volte, stiamo affrontando la prova più dura dal Dopoguerra”.

L’impegno del Governo è dunque quello di “venire incontro in tempi ancora più rapidi alle esigenze di tutti“, a cominciare dal decreto Rilancio, pur criticato da molti. “Stiamo facendo in modo che questi aiuti arrivino a tutti e in maniera più veloce di quanto sia accaduto sino ad oggi”, è la risposta a queste critiche. Contributi a fondo perduto, riduzione delle tasse, sconti fiscali, sgravi per gli affitti, bollette elettriche più leggere sono i punti elencati da Conte.

GIUSEPPE CONTE: REDDITO D’EMERGENZA E FAMIGLIE

Il premier ricorda anche chi rischia di rimanere “invisibile”, come i giovani che sono alle prese con la precarietà e l’assenza di un lavoro: “Hanno tutti bisogno di un gesto, di una mano dallo Stato per riuscire a rialzarsi e ripartire”, che sarebbe il reddito di emergenza, rivolto anche alle famiglie maggiormente esposte alle ristrettezze.

A proposito delle famiglie, ancora una volta “straordinario ammortizzatore sociale”, è molto delicato il tema della chiusura delle scuole: Giuseppe Conte scrive che “abbiamo predisposto un ventaglio di offerte per i bambini a carattere ludico-ricreativo”, anche se evidentemente non sono la stessa cosa.

“Sappiamo che anche gli ultimi decreti legge non potranno essere la soluzione per tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo”, ammette il premier che però assicura: “Siamo al lavoro giorno e notte per fare ancora di più e meglio. Il Governo non è sordo alle tante difficoltà che i cittadini stanno vivendo, e intende affrontarle una per una, assumendosi tutte le proprie responsabilità”. Ecco dunque la metafora conclusiva sull’inizio di un cammino per tornare a correre: “Tornare alla normalità è un po’ come imparare di nuovo a camminare. Lo Stato conta di esserci per rimuovere e superare gli ostacoli. Un passo alla volta, con prudenza e attenzione, in modo da evitare di cadere e tornare indietro. L’Italia tornerà a correre“.