LA GIORNALISTA SARA MENAFRA ATTACCA MARINA BERLUSCONI: “CHIEDE INVIO ISPETTORI CONTRO PM”

Momenti di imbarazzo in diretta nell’ultima puntata di “In Onda” del 18 luglio: la giornalista e vicedirettrice di Open Sara Menafra, scelta personalmente dal fondatore Enrico Mentana, stava commentando le ultime polemiche politiche sul fronte anti-mafia. Dalla battaglia del Ministro della Giustizia Carlo Nordio sul concorso esterno in associazione mafiosa alle celebrazioni in memoria del giudice Paolo Borsellino (oggi Meloni sarà a Palermo, ndr), passando per la dura lettera di Marina Berlusconi in riferimento alle indagini dei pm di Firenze sul proprio padre recentemente defunto.



Nella lettera apparsa sul “Giornale” la primogenita del Cav non le manda a dire e sottolinea come il padre venga ancora «perseguitato anche dopo la morte», definendo come «assurdi» i teoremi di «certi pm intoccabili». Insomma, Marina Berlusconi non gradisce affatto le indagini sull’ex Premier e Marcello Dell’Utri ritenuti dalla Procura di Firenze colpevoli in concorso per le stragi di Mafia del 1992-1993.



Detto ciò, la giornalista Menafra si scaglia contro la lettera di Marina e spiega durante la trasmissione condotta da Marianna Aprile «dire col peso che ha lei che è figlia di un leader politico di primo piano, che usa questo carisma per dire “mandiamo gli ispettori” non è una cosa normale. Si può dire di fare la riforma della giustizia ma chiedere di mandare gli ispettori perché non piace l’inchiesta che si sta facendo è un’altra cosa». In studio si scatena la bagarre con il condirettore di “Libero” Pietro Senaldi che prova a difendere il diritto di parola di Marina Berlusconi, dicendo «allora dovremmo dire anche a Maria Falcone di stare zitta?».



LA FIGURACCIA DI MENAFRA: NELLA LETTERA NON C’È. IL VIDEO IN CUI MULÈ GLIELO FA NOTARE

Sara Menafra a quel punto contro-replica e chiarisce «Mandare gli ispettori perché l’inchiesta non piace, col carisma di Marina, comunque è una cosa grave al di là dei discorsi sul concorso e la riforma della giustizia». Ma il vero momento di imbarazzo per la figuraccia della cronista avviene subito dopo quando in studio a La7 il deputato Giorgio Mulè, Forza Italia, si rivolge alla giornalista vicedirettrice di “Open” e le chiede con tono pacato: «mi dite dove Marina Berlusconi ha chiesto di mandare gli ispettori?».

Silenzio e gelo per qualche secondo in studio, con Menafra che guarda la lettera stampata da Mulè di fianco a sé: «se mi puoi indicare il passaggio perché forse non so più leggere io. Cercate cercate», chiede il forzista con la giornalista convinta, «c’è un passaggio dove lo dice…». Nel video poi prende parola il cronista Lirio Abbate parlando del tema del concorso in associazione mafioso, ma si vede Menafra che prova a cercare il passaggio sugli ispettori nella lettera di Marina Berlusconi. A questo punto interveniamo noi per farla breve: abbiamo controllato nell’intero articolo scritto ieri su “Il Giornale” dalla figlia del compianto Cav, e conveniamo con Mulè. Non c’è un singolo passaggio dove Marina abbia detto/avanzato tale richiesta al Governo. Resta dunque il tema, dove Menafra possa aver letto quello di cui accusava Marina Berlusconi? Un’idea ce la siamo fatta, anche se ovviamente non abbiamo la controprova: osservando la prima pagina di ieri de “Il Fatto Quotidiano” – non proprio un giornale completamente “imparziale” sulle vicende legate a Silvio Berlusconi” – titolava con virgolettato “Ispettori a Firenze” appena sotto il titolo dedicato alla lettera di Marina. Andando però a pagina 2 dello stesso quotidiano si scopre che sarebbero rumors in Lega e Fratelli d’Italia ad aver chiesto al Ministro della Giustizia Nordio di mandare gli ispettori a Firenze per valutare l’inchiesta contro Berlusconi. Non esattamente una richiesta partorita dalla lettera di Marina…