Caro Direttore,
siamo giunti al termine di una breve ma densa campagna elettorale. Dal giorno in cui ho firmato la mia candidatura per le elezioni al Consiglio regionale della Lombardia del 12 e 13 febbraio, è iniziato – sarebbe meglio dire: è continuato – un viaggio entusiasmante. Incontri, assemblee, conferenze, interviste, volantinaggi, telefonate che hanno scandito trenta giorni pieni di libertà, lavoro e curiosità.
Trenta giorni in cui non sono stato da solo, ma in compagnia di tanti amici e amiche, universitari, pensionati, giovani genitori che hanno speso il loro tempo in questa avventura. A ben vedere, questa compagnia è stata anche una delle ragioni che più mi ha convinto a candidarmi. La scelta è stata quindi frutto di un percorso che nasce da lontano, già dai tempi della rappresentanza studentesca in università, chi al Politecnico di Milano come me, chi in altri atenei. Un impegno e un servizio che in queste settimane è proseguito e si è alimentato anche grazie ai tanti incontri che abbiamo avuto la fortuna di fare.
Innanzitutto con tutte quelle persone che non accettano che il campo moderato della politica, quello che non vuole guardare l’altro come un nemico e non vuole barricate ideologiche, sia invaso da estremismi che promuovono slogan e culture politiche stataliste. Con quanti hanno deciso di scommettere nel Terzo polo – io sono iscritto da oltre tre anni a Italia Viva, dalla sua costituzione – che è un luogo dove si parte sempre da un lavoro di conoscenza da fare piuttosto che da posizioni precostituite da difendere.
Con le giovani famiglie, come quella mia e di mia moglie, che non si accontentano più di vuoti proclami sul valore della famiglia ma che guardano nel merito a chi, come testimonia il Family Act costruito dall’allora Ministro per la Famiglia Elena Bonetti, ha fatto l’unica grande riforma a favore delle famiglie negli ultimi trent’anni – e che non a caso, e ne sono lieto, la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni vuole potenziare.
Con tutti coloro che credono nella libertà di educazione e sanno bene che quanto di buono è stato fatto in Regione Lombardia è stato da tempo dissipato da una cultura politica che teorizza la parificazione tra scuola pubblica e scuola paritaria ma poi resta a guardare mentre si riduce quasi a metà il finanziamento del Buono scuola che noi, come ha raccontato la stessa Letizia Moratti in una lettera pubblicata proprio sul suo giornale, abbiamo invece inserito nel nostro programma elettorale.
Infine, con le numerose associazioni che operano nel Terzo settore e che riconoscono l’attenzione, al di là dei posizionamenti di facciata, del gruppo Italia Viva-Azione che da tempo – basti pensare a chi ha promosso la legge sul Terzo Settore nel 2017 – valorizza il contributo essenziale che le cooperative sociali e le associazioni di volontariato danno alla tenuta e all’identità del nostro Paese.
Non posso prevedere il risultato elettorale di lunedì, anche se credo che sarà molto positivo. Posso però dire che abbiamo già vinto perché vediamo germogliare i semi di un lavoro pragmatico e autentico di costruzione di una nuova via politica e che, gliel’assicuro, continuerà anche il 14 febbraio.
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