“Ragazzi vestitevi presto, vi porto a vedere una cosa bellissima, vi porto a vedere il nostro Duomo con la Madonnina d’oro. Andiamo, di corsa, che facciamo un bel giro in tram a Milano!”. È la sveglia, l’invito pressante quanto entusiasmante, con cui un padre chiama i suoi figli una bella mattina.

Così si apre l’originale libretto di Lorenzo Biffi A spasso sul 2 (Bellavite, 2022) destinato ai bambini e non solo. Abitano in campagna, in una cascina nella periferia sud di Milano, il papà e i suoi due bambini, PG e GP, che una mattina di primavera si dirigono verso piazza Negrelli per salire da lì sul 2, uno storico tram che attraverso un lungo percorso in città ne raggiunge il cuore. Quale mezzo migliore per guardare Milano e, attraverso le sapienti spiegazioni del papà, scoprirne i segreti, la storia e le vicende?



Si comincia subito con il nome della piazza. Chi era questo Negrelli a cui è intitolata? E il Naviglio che cos’è? Sul tram, arancione fiammante fuori e di legno lucido all’interno, i tre viaggiatori incontrano il sciur Enrico, conducente vispo e simpatico, che aggiunge le sue risposte ricche di aneddoti alle domande dei bambini. Il tram procede celermente e sferragliante mentre PG e GP, pieni di stupore, osservano e si incuriosiscono per ogni cosa che c’è al di là del finestrino. Nelle spiegazioni del papà, guida esperta e appassionata, non mancano delle note storiche, ad esempio sulla costruzione del Duomo o sulla Mediolanum romana. Una volta sceso dal tram, il terzetto, sempre contento e spensierato, prosegue a piedi per ammirare diversi altri edifici e luoghi monumentali del centro città.



Il libro si rivela una piccola guida per scoprire in modo accattivante la città di Milano, preziosa per tutti quei “milanesi d’adozione” e per gli ospiti appena arrivati – oggi sono ancora di più – che non la conoscono. Ma la cosa importante è che la storia, senza farci il predicozzo, ci fa riflettere sul tipo di rapporto che esiste e che deve esistere tra padre e figli: una compagnia semplice, che sa di complicità e di autorevolezza, dove ognuno mantiene il suo ruolo ma viene arricchito dalla presenza dell’altro.

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