Esce il nuovo volume di Fabiana Guerra, dal titolo Mi stai a cuore. Il racconto dei testimoni (Edizioni San Lorenzo, 2022). Una raccolta di racconti che si fanno testimonianza, incontri, conoscenze, partecipazioni, vicinanze spirituali prima ancora che materiali, sono l’anima di questo libro, dalla lettura agile e accattivante, che fa desiderare al lettore di scoprire il nuovo ritratto, non appena si termina di leggerne uno.



Un testo che raccoglie, riunisce, colleziona le impressioni, le comunioni, le compassioni e, anche, le lezioni che Fabiana ha raccolto in questi dialoghi, personali, ma anche immaginari, come quello con Giovannino Guareschi, una delle sue passioni, che prende vita, come gli altri protagonisti, in un capitolo che Fabiana presenta così: “Per chi ama Guareschi, come me, è sempre una gioia vedere le sue foto o parlare con suo figlio”. Racconta, Fabiana di questo incontro con Giovannino “per interposta persona”, ovvero attraverso i figli Alberto e Carlotta (conosciuta prima della scomparsa) e apprende, esamina e comprende profondamente l’anima dello scrittore della Bassa: “Io ho amato da subito i film che raccontano di don Camillo e Peppone, ma i libri, scoperti dopo, sono stupendi! Quante risate che mi son fatta leggendo lo Zibaldino o il Corrierino delle famiglie! Giovannino era fatto di una intelligenza umoristica e realistica che non possono non colpire, fanno riflettere, ora, non hanno età anche se lui è morto da anni, la verità non muore. E la sua frase: Pensar non nuoce, è un incentivo a farlo, con la libertà che ha usato lui nella sua vita, pagandone il prezzo”.



33 capitoli, in questa sequenza quasi cinematografica di “personaggi e interpreti” di una vita: quella di Fabiana, dal catechismo alla consacrazione all’Ordo Virginum avvenuta 12 anni fa. Ma la descrizione più viva e bella di questo racconto la fa, nella sua prefazione, monsignor Christian Carlassare, comboniano e vescovo di Rumbek, in Sud Sudan: “Nonostante il gran da fare della missione, ho accolto con gioia la proposta di Fabiana e quindi le dedico questa introduzione al suo ultimo libro. La ringrazio perché, con i suoi capitoli, mi ha portato attraverso un altro viaggio sempre all’incontro di persone che lei è venuta a conoscere, ascoltare, apprezzare, ed è riuscita a far emergere una bontà e una bellezza per cui ringraziare di tutto cuore. Non è mai tutto perduto insomma. C’è sempre speranza. E questa speranza trova spazio nella vita di queste persone che potremmo definire alternative pur nell’ordinarietà della loro vita. Mi stai a cuore, dice Fabiana a ciascuna delle persone intervistate. Forse perché è bello lasciarsi meravigliare da ciascuna di esse, lasciarsi toccare il cuore e aprirsi alla speranza. Forse, mi stai a cuore, è anche quanto Fabiana vorrebbe dire a ciascun lettore e chi deve ancora scoprire di essere nel cuore di qualcuno”.



Questa raccolta di Fabiana diventa, leggendo, un vero e proprio “racconto per immagini”, perché ognuno dei protagonisti dei suoi incontri, l’autrice ce lo mette davanti: fisicamente con una fotografia, spiritualmente e letterariamente con i suoi ritratti, che lei stessa, alla fine del libro, descrive così: “[…] per consegnare alcuni spunti di riflessione o suscitare un sano desiderio di approfondimento di conoscenza di tanti testimoni dell’amore, che vivono o hanno vissuto accanto a noi”.

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