Nel cuore di Milano una ex fabbrica di gelati, trasformata in piccola stamperia di libri d’arte, pubblica da ormai più di quindici anni libri raffinati con il marchio editoriale Il ragazzo innocuo. Protagonista di questa avventura è Luciano Ragozzino, biologo di professione, artista e incisore che nel 2004, per passione, comincia a produrre i suoi libri nello spazio adiacente alla sua abitazione, trasformandolo in atelier.
In realtà è stata la frequentazione di alcuni piccoli editori d’arte, con i quali Ragozzino già collaborava, fornendo le incisioni per i loro libri d’arte, a stimolare la sua curiosità verso questo mondo. Fra questi non si può non menzionare Alberto Casiraghi (edizioni il Pulcinoelefante), certamente il più noto fra i piccoli editori d’arte, con il quale Ragozzino ha prodotto quasi duecento pulcini e due libri di aforismi incisi, editi dalla casa editrice Pendragon.
Proprio nell’abitazione di Casiraghi, Ragozzino conosce Roberto Dossi, ex fabbro, amante della poesia e poeta a sua volta, collaboratore da diversi anni del Pulcinoelefante: i due decidono di iniziare insieme un’attività in proprio come editori. Ragozzino mette a disposizione il suo laboratorio dove sistema un torchio calcografico e una macchina tipografica tirabozze di marca Fag, di fabbricazione svizzera, Roberto offre la sua collaborazione ed esperienza. Insieme riescono ad acquistare a poco prezzo i principali caratteri mobili da stampa da alcuni tipografi che, avendo visto soppiantare la propria attività dalle nuove tecnologie di stampa, chiudono bottega e svendono tutto. È così che ha inizio la loro avventura editoriale.
Il primo libro che segna l’esordio della stampa tipografica della ex gelateria di via Guinizelli 14 appartiene alla collana “Quaderni di Orfeo” di Roberto Dossi, ed è Requiem per un’amica di Rainer Maria Rilke, con un’acquaforte di Ragozzino. Col passare del tempo nasce da parte di entrambi il desiderio di differenziare e caratterizzare sempre meglio la propria attività editoriale e così Roberto Dossi, pur continuando a collaborare con Ragozzino, trasferisce la sua attività a Merate, mentre Ragozzino rimane a Milano e comincia a realizzare i suoi libri con il marchio editoriale Il ragazzo innocuo, anagramma del suo nome e cognome.
I libri che nascono da questo atelier sono tutti rigorosamente stampati a mano con caratteri in piombo, in tiratura limitata (generalmente 50 copie), su carte di pregio, cuciti e confezionati a mano, firmati e autografati. Sono il frutto di un sapiente lavoro artigianale e di una creatività artistica in grado di riannodare il filo tra il presente e la tradizione del passato.
Una prima collana, Scripsit Sculpsit, è dedicata a poeti che accompagnano i loro testi inediti con una incisione da loro stessi realizzata. Ragozzino fornisce loro un kit che comprende una lastrina in rame o zinco incerata e una punta per realizzare l’incisione. I versi vengono così illustrati dallo stesso autore, che, dopo aver inciso la lastra, la riconsegna all’editore che procede alle operazioni di stampa. Si tratta di una collana che costituisce un unicum nel panorama editoriale italiano, inaugurata da Alda Merini con la sua plaquette dal titolo Il diavolo è rosso, con due poesie inedite e un’acquaforte originale da lei realizzata. Di seguito molti altri poeti, vincendo il timore iniziale, si sono avventurati in questo “gioco” in cui il poeta è chiamato ad esprimersi con un linguaggio espressivo diverso da quello a lui più congeniale. Franco Loi, Giampiero Neri, Fabio Pusterla, Franco Buffoni, Valerio Magrelli, Alberto Nessi, Davide Rondoni, Massimo Morasso sono solo alcuni degli autori in catalogo.
La seconda collana, complementare a questa, si intitola invece Sculpsit Scripsit e in essa vengono ospitati gli artisti che, oltre a produrre le loro opere grafiche, le accompagnano con un loro testo originale: una riflessione, un aforisma, un breve testo in prosa. Per quanto riguarda le tecniche si va dall’acquaforte alla puntasecca, dal bulino alla maniera allo zucchero. Fra di essi compaiono artisti molto quotati quali Kenjiro Azuma, Mario Benedetti, Alberto Rebori, Emilio Isgrò.
Esiste poi una terza collezione, denominata “Fuori collana”, con testi di autori vari, nella quale è l’editore stesso a cimentarsi con grande abilità nelle varie tecniche calcografiche, ma con una particolare predilezione per l’acquaforte. Generalmente le incisioni raffigurano insetti, data la formazione entomologica di Ragozzino, che ha trovato nei libri d’arte un felice connubio fra la sua professione scientifica e la sua vena artistica. Tra le ultime novità in catalogo troviamo Un foglio Bianco di Valerio Magrelli con un’incisione a punzone dell’artista Giulia Napoleone; La luce che ci abita intorno di Corrado Bagnoli con una xilografia di Ragozzino; One Hundred Years, un omaggio a Lawrence Ferlinghetti in occasione del suo centesimo compleanno, con un’acquaforte di Ragozzino stesso. Il catalogo completo è consultabile online.
Per tutte e tre le collane non esiste una programmazione vera e propria: i libri nascono da incontri occasionali, amici che propongono nuovi artisti, talvolta esordienti, per questo in catalogo accanto a grandi nomi si possono incontrare anche ragazzi giovani non ancora affermati ma che dimostrano sempre un grande entusiasmo per la riscoperta di queste antiche tecniche di stampa. Tale libertà di scelta degli autori, sia artisti che poeti, è anche dovuta al fatto che non è previsto un compenso di tipo economico: in cambio delle loro opere essi ricevono una parte della tiratura dei libri. In un mercato editoriale sempre più dominato dal profitto, sorprende trovare un editore che porta avanti una sorta di “resistenza culturale”, anteponendo la qualità al venduto e prediligendo la poesia alla prosa, ritenuta da sempre la cenerentola dell’editoria. Tutto ciò fa bene al cuore, oltre che all’arte.
A lui spesso i poeti affidano i loro componimenti perché vengano pubblicati in anteprima, prima di farli confluire in sillogi edite da altre case editrici: ciò testimonia la fiducia di cui gode. Collaborando come consulente letteraria e critica alle edizioni, ho avuto modo di assistere al via vai continuo che anima il laboratorio di Ragozzino: artisti, poeti, altri piccoli editori, più raramente qualche collezionista con i quali nascono rapporti che vanno al di là della semplice collaborazione e spesso divengono anche amicizie che si consolidano nel tempo. Al di là del lavoro vi è uno scambio umano e culturale intenso, vi è la gioia di un progetto condiviso e la possibilità di concretizzarlo. E in occasione della firma, un momento sempre molto emozionante per tutti, non manca mai a rallegrare l’evento il consueto brindisi propiziatorio con taralli e vino, prodotto da Ragozzino nella sua tenuta e non proprio così innocuo come il suo “ragazzo”.