Il trapianto di midollo osseo resta la terapia più efficace contro la leucemia mieloide acuta, la malattia di cui soffriva Sinisa Mihajlovic e per la quale è morto. «In questo momento garantisce una minor possibilità di recidiva», ha dichiarato al Corriere la dottoressa Francesca Bonifazi che lavora all’interno dell’Ematologia all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, il medico che ha curato il tecnico dal secondo ciclo di chemioterapia e appunto dal trapianto di midollo osseo.



Nel caso dell’allenatore Mihajlovic però la leucemia è tornata e si è ripresentata con maggiore aggressività. «È stata refrattaria alle cure», ha aggiunto la dottoressa. Ma in ogni caso, il trapianto resta la migliore delle terapie per Bonifazi, infatti lo ribadisce nell’intervista rilasciata. Dal punto di vista dei medici, invece, c’è un solo modo per alleviare il dolore che si prova quando i pazienti muoiono: scommettere nella ricerca. (agg. di Silvana Palazzo)



Cos’è leucemia, malattia di Mihajlovic: tasso sopravvivenza

La leucemia mieloide acuta è la malattia con cui Sinisa Mihajlovic ha combattuto per oltre tre anni: il 16 dicembre 2022 l’allenatore è morto all’età di 53 anni in una clinica di Roma, dove era ricoverato a causa di una ricaduta. La patologia è frequente tra gli uomini sopra i 60 anni e, anche se curata con trapianti di midollo, spesso si ripresenta a distanza di anni. I nuovi linfociti non riescono infatti a combattere la neoplasia. Il tasso di sopravvivenza negli adulti è di circa

I tumori al sangue comunemente chiamati come leucemia, ogni anno, vengono diagnosticati a 4.700 uomini 3.200 donne. Le malattie di questo tipo più comuni si suddividono in quattro categorie: la leucemia linfoblastica acuta (LLA); la leucemia linfocitica cronica (LLC); la leucemia mieloide acuta (LMA); la leucemia mieloide cronica (LMC). Nelle persone colpite vi è una proliferazione incontrollata delle cellule staminali, dette cellule leucemiche o blasti, che sono prodotte dal midollo osseo e che interferiscono con la crescita e lo sviluppo delle normali cellule del sangue. Il tasso di sopravvivenza negli adulti, a distanza di cinque anni dalla diagnosi, è del 45%.



Leucemia, malattia di Sinisa Mihajlovic: i sintomi

I sintomi dei tumori del sangue dipendono dalla tipologia di questi ultimi. Nel caso della leucemia mieloide acuta, la malattia di Sinisa Mihajlovic, essi compaiono in modo repentino e possono peggiorare in poco tempo. Il problema è che si tratta di manifestazioni piuttosto comuni e associabili ad altre patologie: febbre, affaticamento, mal di testa, dolori ossei e articolari, perdita di peso, pallore, infezioni frequenti, facilità al sanguinamento oppure malesseri che riguardano degli specifici organi compromessi dai blasti leucemici, come polmoni, reni e/o stomaco.

Per effettuare una diagnosi è innanzitutto necessario un esame del sangue. L’emocromo infatti mostra se il numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine è alterato rispetto ai valori standard. Al microscopio, inoltre, le cellule tumorali hanno un aspetto diverso dalle cellule normali. Per identificare quale tipologia di leucemia si ha di fronte sono necessari esami più specifici che caratterizzino quello che viene chiamato l’immunofenotipo delle proteine espresse dalle cellule tumorali.