In Europa sembra essere sempre più diffusa la percezione di una necessaria linea comunitariamente condivisa in merito alla Difesa, specialmente dal punto di vista della produzione interna o dell’importazione di armi e munizioni. Necessità sorte soprattutto in seguito alla guerra in Ucraina, che ha comportato per la maggior parte degli attori Occidentale la perdita di buona parte dei loro rifornimenti militari, donati a Kiev, e ribadita a maggior voce dalla situazione in Medio Oriente i cui esiti internazionali sono del tutto imprevedibili. Così, l’Europa starebbe lavorando ad una linea comune sulle armi, mentre Italia e Germania vorrebbero collaborare al fine di rafforzare i loro (già importanti) settori industriali legati agli armamenti.
La linea dell’Europa sulle armi e l’asse Italia-Germania
Allo stato attuale l’Europa avrebbe già compiuto alcuni passi importanti dal punto di vista della Difesa comune e delle armi. Recentemente, infatti, è stato approvato un testo che regola gli acquisti comuni di armi prevedendo un rimborso parziale dal bilancio UE nel caso siano coinvolti almeno tre Stati. Un secondo testo, invece, approvato prima dell’estate, consente la mobilitazione di 500 milioni di euro dal budget europeo al fine di sostenere l’aumento della produzione interna di munizioni.
Similmente, un recente incontro tra Europa e Nato ha definito meglio il rapporto militare tra le due alleanze, oltre al sostegno agli investimenti nelle armi e alla sicurezza degli approvvigionamenti. Italia e Germania, contestualmente, avrebbero definito una linea comune sugli armamenti, sottolineando la necessità di collaborare con paesi terzi, pur lavorando al rafforzamento della produzione interna all’Europa. Dietro a tutte queste trattative, insomma, si nasconderebbero tre obiettivi: rafforzare la difesa europea, contrastare tendenze protezionistiche dal punto di vista della produzione di armi e creare nuove vie di collaborazione commerciale, specialmente per quanto riguarda Roma e Berlino che già attualmente intrattengono importanti rapporti per la produzione di munizioni e caccia da guerra.