Il Primo Ministro Svedese Ulf Kristersson ha lanciato un avvertimento all’Ue, chiedendo che vengano eliminate le restrizioni che regolamentano l’intelligenza artificiale e le innovazioni tecnologiche, e che si proceda con maggiori investimenti nel settore perchè altrimenti l’intera Europa rischia di trasformarsi un museo. Il discorso del premier svedese, durante l’incontro a Techarena a Stoccolma, è stato fortemente critico sull’approccio normativo che l’Unione Europea ha deciso di mantenere nei confronti del settore, specialmente con l’introduzione dell’IA act.
Per questo motivo, ha sottolineato davanti ai partecipanti al più importante evento tecnologico annuale della Scandinavia che è necessario fare un passo avanti, per non restare indietro rispetto agli avanzamenti che già stanno facendo sia negli Usa che in Cina, grazie ai quali sono arrivati a livelli che l’Europa ha raggiunto in 20 anni, dimostrando che l’economia può crescere molto velocemente. Kristersson quindi, oltre ad unirsi al coro di leader europei che chiedono maggiore attenzione al settore tecnologico e minori regole, ha anche appoggiato apertamente l’opinione di J.D.Vance, il vice di Trump che qualche giorno fa aveva proprio fatto appello all’Ue chiedendo di deregolamentare l’AI.
Ulf Kristersson: “L’Europa deve deregolamentare l’AI, senza innovazione resteremo indietro”
Ulf Kristersson all’evento Techarena di Stoccolma ha parlato dell’importanza di eliminare le restrizioni dell’Ue in materia di AI e innovazione tecnologica, altrimenti i paesi membri non potranno mai competere con Usa e Cina nel settore. Questo appello segue quello di molti altri leader che stanno puntando sul settore e allo stesso tempo chiedendo alla Commissione di deregolamentare tutto il settore per attrarre investitori stranieri. Come ad esempio Macron, che recentemente ha destinato 109 miliardi di euro nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo anche paesi terzi come gli Emirati Arabi e il Canada.
Il punto più contestato dalle aziende, è l‘IA Act, pacchetto di leggi restrittive che rischia di bloccare l’avanzamento industriale proprio a causa della troppa burocrazia richiesta e per i divieti imposti sull’uso di alcuni sistemi. Per questo, il premier svedese ha aggiunto nel suo intervento: “Le aziende a causa dell’IA Act e della legislazione sono costrette a trasferire la produzione negli Stati Uniti, dobbiamo permettere che business ed innovazione vadano di pari passo o l’Europa perderà una grande opportunità di crescita“.