Levante è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino. L’artista di origini siciliane ha raccontato per quale motivo ha scelto questo nome d’arte: “Levante? Il mio nome in realtà è Claudia. Il nome d’arte Levante deriva da uno scherzo. Ero in Sicilia, venivo in provincia di Catania, era agosto, mi annoiavo tantissimo. Avevo dodici anni e un’amichetta iniziò a chiamarmi Levante. All’inizio non ci feci caso, le chiesi il motivo e lei mi risposte che Levante era il protagonista del film ‘Il ciclone’ di Pieraccioni. Da lì mi è rimasto. Da bambina ero una peste, sempre molto gioiosa e socievole. La vita mi ha portato a crescere presto, ho perso papà da piccola. Mi inventavo sempre un sacco di cose, di canzoni, di storie. Ho approcciato alla musica da piccolissima, attorno ai nove dieci anni. Utilizzavo la musica come diario segreto attraverso le canzoni che scrivevo. Ho fatta tanta gavetta prima di arrivare ad Alfonso, il mio pezzo fortunato, del 2013”.
Levante: “Avere una bellezza prepotente non mi ha aiutata!”
Levante parla ancora degli esordi, affermando anche di essere rimasta incredula dal successo di “Alfonso”: “Quando l’ho scritta ho pensato che non l’avrei mai fatta sentire a nessuno. Mi hanno convinta a registrarla, le radio si sono accorte di me e hanno iniziato a passarla. Mi ha cambiato la vita. La Sicilia? C’è un legame molto forte con la mia terra. Le mie radici lì stanno. Anche se Torino mi ha adottata quando avevo quindici anni. Sono sicula nello spirito e nel fisico, il mio corpo non mente, sono araba, spagnola e anche un pizzico normanna. Sono cresciuta ai piedi dell’Etna, mi sento un piccolo vulcano. Sono del segno dei gemelli, sono doppia. Leggera e profonda, buffa e impostata. Dipende dai momenti”. Poi svela pure il suo rapporto con la bellezza: “L’aspetto estetico non mi ha aiutato. Io non credo di essere bella nel senso canonico, so di avere un aspetto molto prepotente. Il fatto che io sia una esteta, che sia amante del bello, che stia attenta a quello che appare, non mi ha aiutato. Ho dovuto dimostrare di più, devo sempre combattere il pregiudizio, in più sono donna, devo sempre dimostrare di più. Non sono fan delle quote rosa, tutto quello che è arrivato me lo sono guadagnato, non mi ha mai raccomandato nessuno, ho solo un genitore, l’ultima di quattro figli, mi sono sudata tutto. Però va bene così”.