Anche la cantante Levante, ex giudice di X Factor, ha detto la sua sulle accese polemiche che stanno accompagnando il Festival di Sanremo 2020, condotto da Amadeus. La 32enne catanese sarà in gara con il suo brano “Tiki Bom Bom” e in merito alla questione dei pari diritti con il gentil sesso, ha confessato: “Sono contro le quote rosa – le sue parole al quotidiano La Stampa – perché se devo pensare che mi hanno presa al Festival solo perché si deve garantire una quota e non perché sono brava mi intristisce e mi arrabbio pure. Certo che mi sono fatta un’opinione – ha poi aggiunto in merito alla fatto che al Festival vi saranno più cantanti uomini che donne – e ricordo anche la polemica sul numero di donne al Festival che trovo sterile perché bisognerebbe parlare con i dati alla mano. Se alle selezioni si sono presentate meno donne che uomini è successo quello che doveva succedere”.
LEVANTE: “AMADEUS PERSONA PIU’ LONTANA DAL SESSIMO”
La cosa certa è che secondo Levante, Amadeus è la persona più lontana dal sessismo: “Amadeus l’ho conosciuto ed è una persona lontanissima dal sessismo. Il problema semmai sta nel linguaggio comune che deve cambiare. Ama ha detto una frase infelice? E’ vero, ma metterlo in croce non mi sembra il caso. Sono contraria al mettere le persone all’angolo e qui sta avvenendo questo, forse anche per altri motivi”. Levante intende schierarsi anche dalla parte di Junior Cally, accusato di scrivere testi contro le donne. Per farlo, ricorda l’ospitata di Eminem del 2001: “Junior Cally ha un linguaggio molto esplicito e a tratti violent – dice la giovane siciliana – ma il rap lo conosciamo dagli Anni 80 e nel 2001 Eminem fu invitato come super ospite con testi molto più forti di quello, andate a tradurvi Stan, il suo singolo più famoso e poi ne parliamo. Non sono i testi di Junior Cally a dover creare una polemica di questa portata – conclude – dovremmo parlare con lo stesso vigore di problemi ben più importanti”.