“Il semestre bianco è un buco nero” dice Paolo Becchi, ordinario di filosofia del diritto nell’Università di Genova, opinionista, in passato vicino a Grillo e Gianroberto Casaleggio. Conte non vede l’ora di liberarsi di Draghi, spiega Becchi. Come? “Se Draghi tocca il reddito di cittadinanza, salta tutto”. Ma ogni pretesto sarà buono per logorare Draghi: l’ex premier non può aspettare il 2023, perché rischia di sparire. Per questo, pur di ottenere le urne, secondo Becchi è disponibile a votare Draghi presidente della Repubblica. Ma la parte più interessante dello scenario di Becchi riguarda l’attuale presidente del Consiglio.



Come spiega il balletto di Conte durante la trattativa sulla giustizia?

Era solo il tentativo di far passare una sconfitta per una vittoria. E per gli iscritti e i “fedeli” ha avuto successo.

I ministri M5s avevano detto sì in Consiglio dei ministri, Conte ha rinegoziato tutto e ha tenuto in ostaggio il governo. Poi in aula i 5 Stelle hanno votato a favore. Qual è il risultato politico?



Nel braccio di ferro ha vinto la Guardasigilli. Ma Conte ha fatto capire che ora era lui a dettare la linea, anche se poi a dire il vero ha ottenuto ben poco.

I Cinquestelle hanno votato il nuovo Statuto. Oggi Conte sarà eletto presidente. Il Movimento è suo o deve temere qualcuno?

C’è stata un po’ di reazione inizialmente da parte di Grillo, ma alla fine Conte l’ha spuntata. Adesso deve temere solo Di Maio, che controllerà in parlamento deputati e senatori.

Le vecchie 5 stelle del simbolo hanno cambiato definizione. Ora indicano beni comuni, transizione ecologica, giustizia sociale, innovazione tecnologica, economia eco-sociale di mercato. Questo cosa significa?



Il primo MoVimento si è basato sulla coppia Gianroberto Casaleggio-Grillo, il secondo sulla coppia Davide Casaleggio-Di Maio. Il nuovo partito sarà il partito personale di Conte, ma come ho detto dovrà fare i conti con Di Maio.

E che partito sarà?

Un nuovo partito di centro, nell’ambito del centrosinistra, con una vena ecologista. Del vecchio MoVimento però non è rimasto niente.

E Grillo?

Un Giuda che ormai è solo l’ombra di se stesso. E poi ha altri problemi.

Come si comporterà Conte durante il semestre bianco?

Il semestre bianco sarà un buco nero. Conte non vede l’ora di liberarsi di Draghi. È un’impresa molto difficile, ma il semestre rappresenta per lui un’opportunità unica, da non perdere. Se Draghi tocca il reddito di cittadinanza, salta tutto. Il Rdc è l’unica e ultima possibilità per il MoVimento di salvare ciò che resta del bacino di voti del 2018.

Opportunità da non perdere per fare cosa?

Conte non può aspettare il 2023 per farsi votare, perché rischia di non esistere più. Deve andare al voto prima possibile, capitalizzare il risultato. Nel frattempo, può cercare di logorare Draghi e poi aprire la crisi. Ma ripeto, è una strategia molto difficile da realizzare.

Il semestre è un periodo difficile da decifrare.

Tutti danno per scontato che non succederà niente perché tutti hanno paura che succeda qualcosa.

Se Conte toglie l’appoggio a Draghi non resta isolato?

Al contrario. Paradossalmente ricompatta il partito e rientra Di Battista. Certo, questo può infastidire Di Maio. Vedremo.

Per i 5 Stelle la vaccinazione obbligatoria e il green pass sono temi dirimenti per il sostegno al governo?

No. Draghi può far digerire ai 5 Stelle qualsiasi cosa, mi pare per la verità che questo riguardi tutti i partiti. Ma per i 5 Stelle non può toccare il tabù del reddito di cittadinanza. In quel caso Conte avrà l’occasione per aprire la crisi.

Mangiameli ha osservato che le coalizioni potrebbero andare in crisi e i partiti sperimentare nuove alleanze. Lo ritiene plausibile?

Tutto a questo punto è possibile. Vedremo cosa succede dopo le elezioni amministrative di ottobre. Si vota in molte importanti città e pure si rivota in Calabria. Tutti – e dico proprio tutti – aspettano questo voto per regolare i conti con Salvini. E a questo punto vedremo le sue reazioni.

Conte chi vuol mandare al Quirinale? 

Draghi, per toglierlo di mezzo. Ma sarà dura. Draghi vuole diventare il nuovo Macron, ma da presidente del Consiglio. E poi, dopo aver distrutto la Lega, tornare in Europa alla guida della Commissione europea.

(Federico Ferraù)

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