Pearson Canada, editore di libri di testo canadesi, ha deciso di ritirare dal mercato i propri libri di testo di educazione cattolica “Fully Alive” dopo che i sostenitori LGBT li hanno definiti “omofobi”. I libri in questione, come riferisce catholicnewsagency, sono utilizzati nel 20 per cento dei programmi di educazione religiosa delle scuole cattoliche dell’Ontario, e gli stessi “hanno lo scopo di trasmettere una visione distintamente cattolica della vita umana, della sessualità, del matrimonio e della famiglia. Il suo obiettivo è integrare gli sforzi delle famiglie e sostenere ciò che i genitori fanno a casa”.



La decisione era già stata anticipata lo scorso 12 gennaio, quando un portavoce della Pearson, parlando con la CNA, aveva confessato che l’azienda era “in procinto di porre fine al suo supporto per Fully Alive”, dopo aver smesso di stampare i libri di testo a dicembre. Fra coloro che hanno puntato il dito nei confronti dei libri di testo in questione vi è Kyle Iannuzzi, ex studente presso il consiglio scolastico del distretto cattolico di Toronto, ora membro del suo comitato consultivo LGBT+, che ha presentato una denuncia verso Pearson Canada a giugno dell’anno scorso.



PEARSON RITIRA LIBRI DI TESTO FULLY ALIVE: LE ACCUSE DEI DETRATTORI

Secondo lo stesso, i testi incriminati escluderebbero coloro che non si identificano come eterosessuali o che hanno problemi di identità di genere, fornendo altresì “nozioni sessualizzate di sé che aderiscono alla fede cattolica ma sono in contrasto con la realtà della scienza e della natura”. Secondo Iannuzzi: “Promuove davvero un’esperienza di solitudine”, sostenendo inoltre che i testi contribuirebbero all’autolesionismo tra i “ragazzi queer”, specialmente “negli ambienti cattolici”.



Un altro detrattore dei libri in questione è Paolo de Buono, insegnante del consiglio scolastico del distretto cattolico di Toronto che gestisce un sito web chiamato “Stop the Catholic Harm” e che ha criticato in particolare “Created Sexual: Male and Female”, considerandolo un titolo “intenzionalmente omofobo”. Secondo lo stesso docente “ciò che viene insegnato nelle scuole cattoliche in Fully Alive sarebbe facilmente considerato omofobia o transfobia o entrambe in un contesto di istruzione pubblica”.