Al Pd manca una “posizione chiara e netta” sull’Ucraina. A dirlo è Lia Quartapelle, deputata e responsabile Esteri con Enrico Letta, la stessa che ieri ha votato in dissenso al suo partito e con la maggioranza. Secondo la politica “l’Italia deve sostenere Kiev anche con le armi. Sia quando il presidente del Consiglio si chiama Draghi, sia quando si chiama Meloni. Il mio convincimento non è cambiato è un convincimento di fondo come dovrebbero essere tutte le scelte di politica estera. Va chiesto a chi si è astenuto perché ha cambiato posizione visto che l’anno scorso avevamo votato a favore del governo” spiega a La Stampa.
Secondo Quartapelle “sull’Ucraina non ci può essere un’esigenza di posizionamento in chiave interna. Quella sull’Ucraina è una scelta di campo”. La politica, riguardo le accuse di Calenda al Pd, risponde: “Mi dispiace che il Pd non riesca a tenere una posizione chiara e netta. Il M5S è opportunista e ambiguo sull’Ucraina. Era a favore quando era al governo e oggi dall’opposizione pensa di lucrare qualche punto di consenso essendo contro. Non voglio neanche pensare all’essere subalterni ai Cinquestelle”.
Lia Quartapelle: “Nessun accordo con il M5S”
Parlando ancora di politica estera a La Stampa, Lia Quartapelle esclude un accordo con Giuseppe Conte e il M5S: “Finché perdura questa posizione sulla questione più importante sullo scenario internazionale e finché sulle posizioni europee prevale il populismo che abbiamo visto sul Mes, credo sia difficile. Non si può pensare in modo diametralmente opposto su come si sta in Europa e nel mondo e pensare di essere credibili come alleanza agli occhi degli elettori”. Riguardo alle sue posizioni, spiega: “Mi ritrovo in un Pd che non può rinunciare a una funzione nazionale e a una responsabilità di governo anche quando è all’opposizione”.
Parlando della leader del movimento Schlein, Quartapelle è dura: “Formalmente dice le parole che si devono dire. Ma si vede quando Elly non ci mette il cuore in una cosa”. Il sostegno militare a Kiev, secondo la deputata resta indispensabile: “L’Europa è esistita nella scelta di fondo a fianco dell’Ucraina anche dal punto di vista della difesa. Ci sarà pace solo quando l’Ucraina sarà nell’Ue. Se c’è una critica da fare al governo è che in questi mesi ha fatto nulla per rafforzare la cooperazione in materia di difesa con altri Paesi europei né per velocizzare l’ingresso di Kiev nell’Ue”. Quartapelle poi chiosa: “Senza le armi e il sostegno del mondo libero, oggi avremmo l’esercito russo ai confini dell’Ue”.