Si chiama Liala Antonino la figlia di Licia Colò, nata dal matrimonio poi finito con il suo ex marito. La giovanissima, appena 19 anni, è appassionata di viaggi e difende a spada tratta l’ambiente, come la mamma. Con Licia Colò ha in comune anche l’amore per la comunicazione: Liala vorrebbe lavorare nel mondo della tv e del cinema, per portare avanti le sue idee. Con la mamma, Liala ha un rapporto splendido: parlando di lei, la giovane spiega che Licia ha saputo enfatizzare la sua personalità, insegnandole ad avere le sue idee sull’amore, la bellezza, spingendola ad essere autonoma e a cavarsela con le sue forze. Nella vita della splendida Liala, però, non è stato tutto semplice.
Liala Antonino, chi è la figlia di Licia Colò: “I compagni mi prendevano in giro”
Liala Antonino, figlia di Licia Colò, a Bellamà ha raccontato di aver vissuto anche dei momenti complicati per via del lavoro della mamma. Da quando sono nata mamma mi portava nei suoi viaggi di lavoro. Ho avuto modo di conoscere il mondo delle riprese, spesso ero dietro le quinte, la fermavano per strada. Tutto questo all’inizio l’ho vissuto un po’ male. Alle scuole elementari i bambini sono molto cattivi, ho subito anche episodi di bullismo, spesso anche da parte dei professori. Mi prendevano in giro per il fatto che fossi figlia di un personaggio famoso. Mi dicevano ‘Hai gli schiavi in casa?’. Ci sono stata male, spesso ho nascosto il fatto di essere figlia di mia madre. L’immagine che mi veniva attribuita era sempre negativa”.
Parole confermate dalla mamma Licia Colò: “Era alle elementari, un giorno un giornale ha fatto uscire una notizia falsa: diceva che mia figlia era viziata e maleducata e che non volevo giocare con lei. Questo è stato estrapolato da un’intervista bellissima a Famiglia Cristiana. Io in quell’occasione dissi solamente che mia figlia aveva tanti pregi ma che era viziata e che dovevo lavorare su questo. Lei non aveva visto l’articolo ma a scuola glielo hanno detto. Io mi sono messa a piangere, sono andata da lei a raccontarglielo. Lei mi ha risposto: ‘Ma tu sai chi è il giornalista che ha scritto l’articolo? Perché se scopro l’indirizzo vado sotto casa e lo ammazzo di botte’”.