Liam Gallagher il ribelle, il provocatore, il musicista, il performer… il Premier? Sembra quasi una barzelletta ma non lo è, almeno non del tutto. Chi ama e segue ormai da anni Liam Gallagher sa bene che l’ex frontman degli Oasis sa bene come far parlare di sé e questa volta non lo vuole fare con la sua musica e nemmeno con uno dei suoi storici litigi con il fratello Noel, bensì con l’inizio (almeno social) della sua carriera politica. Naturalmente tutti sanno che si tratta solo di una provocazione che, sicuramente, non è caduta nel vuoto visto che in poche ore ha fatto il giro del mondo e tutti parlano della sua presunta candidatura a Premier inglese arrivata via social e, in particolare, via Twitter. Proprio dal suo account ufficiale, l’ex leader degli Oasis si è proposto come candidato per diventare il Primo Ministro britannico proprio per far notare che, dopo l’arrivo delle vere candidature (e il passato dei candidati), tutti ormai possano guidare una potenza economica e politica come quella inglese.
LA PROVOCAZIONE VIA TWITTER DI LIAM GALLAGHER
Il discorso non fa una piega e l’attenzione adesso è tutta puntata su Liam Gallagher che non ha gradito la notizia che i candidati alla successione di Theresa May, siano Rory Stewart e Michael Gove, rei, a suo dire, di aver hanno fatto uso di oppio e cocaina in passato. Proprio per questo, usando Twitter ha deciso di rilanciare: “Mi chiamo Liam Gallagher, ho quattro bellissimi bambini negli anni mi sono dilettato con le droghe, ho avuto molti numeri 1, adesso mandatemi le chiavi del numero 10 e metterò in ordine questo mucchi di m***a. Perché io? Perché no?”. Il numero 10, per chi non lo sapesse, è il nuovo civico di Downing Street a Londra, sede del Primo Ministro. E a chi gli ha chiesto la sua prima missione da Premier quale sarebbe stata, Liam ha risposto: “Il ritorno degli Oasis per legge”. Inutile dire che i fan hanno gradito e sono pronti a votarlo, anche solo per rivedere insieme gli Oasis.
Ecco il tweet incriminato: