Liam Payne, com’è morto? Gli esiti dell’autopsia: “Traumi multipli ed emorragie

La morte di Liam Payne ha scosso il mondo della musica e non solo, generando una scia di dolore nella famiglia, negli amici e in tutti i fan che lo hanno amato ed apprezzato in tutto il mondo. L’ex cantante degli One Direction è morto mercoledì pomeriggio, dopo essere precipitato dal terzo piano dell’hotel Casa Sur a Buenos Aires; una caduta sin da subito avvolta nel mistero, con gli inquirenti che hanno prontamente avviato le indagini per ricostruire la vicenda.



Ora, come riferito dal The Guardian, sono arrivati i risultati preliminari dell’autopsia che è stata effettuata sul corpo del ragazzo e che chiarisce le effettive cause della morte. Liam Payne sarebbe morto “per traumi multipli ed emorragie interne ed esterne” causate proprio dalla caduta: l’autopsia ha dimostrato che “le ferite alla testa della pop star sono state decisive per causare la morte“.



Liam Payne e i testimoni dell’hotel: “Colpi e porte che sbattevano

Come riporta sempre il The Guardian, l’indagine ha previsto anche l’intervista a cinque testimoni nel tentativo di ricostruire le ultime ore di Liam Payne. Inoltre, è emerso che il cantante era solo al momento della caduta a che nella camera d’albergo dove alloggiava sono state rinvenute e sequestrate sostanze che indicavano il consumo di alcol e droghe.

Si sono inoltre rivelate determinanti le testimonianze di alcuni ospiti che alloggiavano nell’hotel e che avrebbero raccontato di aver sentito colpi e urla per diverse ore prima della caduta del cantante. “Pensavo che stessero facendo dei lavori, c’erano così tanti colpi, porte che sbattevano, per gran parte della giornata. Era rumoroso“, ha raccontato uno dei testimoni. “Più tardi ho sentito le sirene, pensando che forse ci fosse un incendio da qualche parte. E poi ho sentito un grido molto forte“.