Aiuti umanitari al Libano dall’Ordine di Malta, che ha portato a termine la prima spedizione dall’Italia in soccorso della popolazione che sta pagando le conseguenze della guerra in Medio Oriente. Infatti, sono state mandati aiuti umanitari per quattro tonnellate, tra coperte, vestiti e beni di prima necessità. L’iniziativa dell’ordine religioso è importante alla luce dell’emergenza nella regione: sono state effettuate due spedizioni, ognuna da due tonnellate, con la prima consegna in data 24 ottobre, l’altra il 30 ottobre, con l’aiuto dell’Aeronautica Militare Italiana, che ha messo a disposizione i suoi voli.
Fra’ Alessandro de Franciscis, che è il Grande Ospedaliere dell’ordine, ha rimarcato come questa opera sia la dimostrazione dell’impegno dell’ordine stesso, che non è presente solo in Libano, ma anche a Gaza e negli altri terreni di guerra mondiali. Nella sua dichiarazione parla di urla di dolore, che non solo viene ascoltato, ma a cui si risponde concretamente.
Infatti, da 70 anni sono al lavoro per aiutare vulnerabili e bisognosi attraverso una rete di servizi e un sostegno costante, spingendo sullo sfondo il dialogo interreligioso. Con l’ordine collabora il suo Corpo Italiano di Soccorso (CISOM), il Corpo Militare (ACISMOM) e appunto l’Aeronautica italiana, per offrire così un sostegno che è destinato a tutti coloro che ne hanno bisogno, “indipendentemente dal credo di appartenenza“.
L’IMPEGNO PER LA PACE DELL’ORDINE DI MALTA
Forte della sua neutralità e della sua imparzialità, l’Ordine di Malta è in grado di fornire aiuti in tutto il mondo, anche in contesti complessi come Libano e Gaza. In merito a ciò, Riccardo Paternò, che è il Gran Cancelliere di tale ordine, ha rivendicato come l’impegno dello stesso per la pace sia espresso non solo verbalmente, ma dimostrato con i fatti, aspetto che è stato messo in evidenza di recente in occasione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Nel caso del Libano, l’Ordine è in grado di fornire assistenza sanitaria di base e servizi di aiuto sociale tramite 60 progetti focalizzati su sanità, assistenza sociale e progetti agro-umanitari. Ad esempio, nel caso dell’emergenza degli sfollati, ci sono stati diversi interventi in varie regioni ed è stato messo in piedi un ambulatorio ad Ain el Remmaneh per visite mediche gratuite e farmaci, ma c’è anche la distribuzione di pasti caldi tramite le cucine comunitarie e nei rifugi collettivi a Beirut.
DAL LIBANO ALL’UCRAINA
Ma l’Ordine di Malta è attivo anche in Ucraina da quando la Russia l’ha invasa nel febbraio di due anni fa, infatti sono state distribuite oltre 10mila tonnellate di aiuti e sono state assistite circa 300mila persone che tramite 60 rifugi per sfollati. I dati sono stati resi noti nei giorni scorsi ed è stata l’occasione per l’ambasciatore ucraino in Vaticano di ringraziare l’ordine per l’aiuto fornito e per evidenziare che la sua rappresentanza diplomatica non è mai andata via dall’Ucraina da quando è scoppiata la guerra, anche nei momenti più complicati.
Peraltro, si tratta di una mossa importante anche per coordinare gli aiuti. Ma l’ordine sta fornendo aiuto anche psicologico, tramite progetti umanitari, e sanitario, aprendo anche una clinica per protesi. Sempre a proposito di dati, sono stati mobilitati 60 milioni di euro a livello di risorse.