La polvere bianca trovata nella casa di Libero De Rienzo era eroina. È quanto emerso dalle indagini dei carabinieri delegati dalla procura a eseguire gli approfondimenti. Secondo quanto riportato da Repubblica, si tratta di una singola dose con un principio attivo molto basso, intorno al 10 per cento e priva di sostanze da taglio particolari, custodita in una bustina di cellophane. Si tratterebbe allora, per il quotidiano, di una dose comune da “strada” che gli inquirenti giudicano insufficiente da sola a poter uccidere una persona. Ma si precisa che ad una prima verifica non sono state trovate tracce di droga addosso all’attore, come appurato dai Ris, dopo il ritrovamento del suo corpo senza vita nell’appartamento romano. Nella casa sono state sequestrate due scatole di tranquillanti, oltre al cellulare dell’attore, invece non sono stati trovati aghi né siringhe.

Domani comunque è il giorno dell’autopsia, affidata al medico De Giorgio del policlinico Gemelli: i magistrati hanno delegato oggi l’esame. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, i familiari di “Picchio” hanno nominato un consulente che prenderà parte all’attività peritale.

MORTE LIBERO DE RIENZO: ASCOLTATI AMICO E FAMIGLIA

Alla luce dell’analisi del piccolo quantitativo di droga ritrovato, sarà importante l’esito dell’esame tossicologico sul corpo dell’attore per risalire alle cause di questa morte improvvisa. L’esito dell’autopsia potrà dare risposte utili che andranno poi incrociate con i risultati dell’indagine, a carico di ignoti, per “morte in conseguenza di un altro reato”. Sotto la lente di ingrandimento anche sul traffico telefonico di Libero De Rienzo. I carabinieri della compagnia di San Pietro nel weekend hanno ascoltato la moglie Marcella Mosca, la quale tra l’altro avrebbe parlato dei problemi passati del marito con la droga che comunque erano stati superati, l’amico Costantino, che l’ha trovato morto, e il padre Fiore. L’obiettivo è anche quello di ricostruire con precisione le frequentazioni dell’attore nelle sue ultime ore di vita. Ad esempio, spiega Repubblica, si vuole capire se Libero De Rienzo abbia incrociato personaggi “equivoci”, ad esempio uno spacciatore da cui ha acquistato l’eroina.