Da Fortapasc a Smetto quando voglio, Libero De Rienzo ha prestato il volto a numerose pellicole di successo. Ma l’attore, scomparso a causa di un infarto ad appena 44 anni, resterà impresso nella mente di tutti i cinefili soprattutto per la sua interpretazione in Santa Maradona. L’opera prima di Marco Ponti, datata 2001, ha riscosso grande successo di critica e di pubblico ed ha consacrato due grandissimi interpreti: Stefano Accorsi e, appunto, De Rienzo.

Premiato con un Ciak d’oro come miglior opera prima, Santa Maradona raccolse due David di Donatello di grande importanza: miglior regista esordiente a Marco Ponti e miglior attore non protagonista a Libero De Rienzo. Non è un caso in queste ore tantissime persone stiano ricordando l’attore napoletano con alcune frasi cult tratte da quel film,che prende il titolo da una canzone dei Mano Negra che scorre sui titoli di testa in sottofondo alle immagini del Pibe de Oro.

SANTA MARADONA, LA CONSACRAZIONE DI LIBERO DE RIENZO

Santa Maradona ha avuto il grande merito di entrare in rapida sintonia con i teenager di quegli anni, con dialoghi fitti e ironici, se non provocatori. Alcune sequenze sono divenute cult grazie a Libero De Rienzo, pensiamo alla citazione sul «perché si fuma» o sulla «sregolatezza senza genio». Marco Ponti, in occasione dell’uscita in sala di Santa Maradona, spese parole importanti per l’attore partenopeo: «De Rienzo è un nuovo Accorsi. In Francia è più conosciuto che in Italia, ma fra un anno garantisco che tutti faranno a gara per averlo. É un fenomeno», le sue parole ai microfoni di Ugo Splendore. Un talento confermato anche nei film successivi, basti pensare al recentissimo Appunti di un venditore di donne diretto da Fabio Resinaro, e che ci mancherà terribilmente.