Dopo circa un paio di settimane sembra che il down dei servizi mail di Libero e Virgilio è stato completamente sistemato. Lo fanno sapere le due aziende in una nota stampa congiunta, nella quale si fa anche riferimento agli eventuali ristori per chi, in un modo o nell’altro, avesse riscontrato una perdita economica nel periodo di down. Le prime azioni di ripristino dei servizi erano iniziate il 26 gennaio, ma si sono riscontrati dei leggeri ritardi nella procedura di ripristino per gli utenti Apple.
Libero e Virgilio completamente ripristinate
Insomma, nella nota rilasciata da Libero mail e Virgilio mail si conferma che “dopo il superamento del disservizio e la riapertura di tutte le caselle in modo progressivo a partire dal 26 gennaio, si è concluso anche il processo di ripristino di tutte le funzionalità accessorie e anche l’accesso alle e-mail tramite App è da ieri pienamente disponibile per le utenze iOS“.
Rimane ancora attivo il numero verde 800 591 829, potenziato dopo il down di Libero e Virgilio per permettere agli utenti di parlare con un operatore. “Con il pieno ritorno alla normalità, si conferma l’intenzione di fornire un ristoro all’utenza coinvolta nel disservizio, con modalità diverse a seconda dei servizi sottoscritti”. Nel comunicato di Libero e Virgilio, insomma, si accoglie la richiesta di rimborsi agli utenti per il disservizio, e “le tipologie di ristoro saranno comunicate nei prossimi giorni attraverso messaggi recapitati alle caselle e-mail di tutti i nostri utenti. A conclusione della vicenda, rinnoviamo le scuse ai nostri utenti e confermiamo che la nostra priorità è stata, dal primo giorno del disservizio, quella di tutelare l’integrità dei dati dei milioni di italiani che da anni sono nostri utenti”.
Cosa è successo alle mail di Libero e Virgilio
La crisi dei servizi mail si Libero e Virgilio è ormai fatto noto e risale al 22/23 gennaio. In quelle giornate entrambi i servizi sono andati offline, rendendo le caselle mail e i servizi accessori dei due provider inutilizzabili, sia da sito che da applicazione. Dal 26 gennaio si è individuata la causa dei malfunzionamenti