Hanno senso ancora i corsi di aggiornamento per i docenti? Se sì, chi deve organizzarli? Se no, come effettuare la formazione in servizio strettamente connessa alla funzione docente secondo il contratto nazionale? Qual il compito e l’esperienza al riguardo in un’associazione professionale?

Rispondono Giuliana Lambertenghi e Gina Scarito raccontando l’esperienza di Diesse Lombardia, di cui curano il settore formazione.




In un intelligente articolo apparso su Avvenire il giorno 22 marzo Roberto Carnero coglie un punto di debolezza nel regolamento per la Valutazione, nello scarso peso attribuito alla formazione in servizio dei docenti, unico strumento per ridare dignità professionale alla categoria, ma anche unico mezzo, a suo dire, per rendere l’insegnante felice.



Forse sì, forse no..chi fra noi ha più anni ricorda come gli anni della formazione obbligatoria, quelli cioè degli anni berlingueriani, in cui per accedere a livelli superiori retribuitivi si doveva mostrare di aver seguito corsi di aggiornamento, hanno anche visto proposte che poco andavano a rispondere a reali bisogni formativi, molto proiettati su aspetti di carattere metodologico-didattico, appannaggio di esperti lontani sia dal mondo accademico che dalla autentica realtà scolastica.

Per molti anni la formazione non è più stata obbligatoria, per quanto il contratto nazionale (art. 2 ) continui a prevederla come strettamente connessa alla funzione docente.



Lasciata all’autonomia del docente, in assenza di dirigenti scolastici sensibili al problema, ogni docente è stato libero di non scegliere alcuna forma di aggiornamento o di dedicarsi a itinerari di approfondimento personale che poco si sono trasferiti nel sistema scuola.

Diverso è il discorso per i docenti più giovani, che hanno dovuto continuare il percorso di formazione, se non altro per il contributo che corsi riconosciuti potevano dare al loro curriculum e alla posizione in graduatoria.

Il paradosso di questi anni è che mediamente presentano curricula molto più ricchi e articolati i docenti neoassunti o precari, rispetto a quelli con più anni di servizio.

Un distinguo è d’obbligo: alcune criticità, come la diversa abilità e i DSA, le nuove tecnologie e in genere l’area scientifica hanno visto un maggiore interesse ad approfondire tali tematiche; altre, in primis le discipline di area umanistica, hanno segnato più il passo.

Vero è che il docente “medio”, che deve fare i conti con un orario classe in molti casi incrementato, con un potere d’acquisto sempre più ridotto, diventa per sua natura rinunciatario a ogni forma di aggiornamento.

La soluzione che ci sentiamo di proporre è di promuovere ipotesi di formazione molto mirate, sollecitate da singoli o gruppi di docenti, che si trovino a vivere le stesse problematiche, corsi su misura cioè, che sappiano integrare la teoria della ricerca universitaria con la pratica didattica, che in un tempo e con costi contenuti, sappiano rispondere con realismo ai bisogni del docente.

Non possono essere le università, che hanno già avuto quasi completamente in carico la formazione iniziale, a promuovere corsi di aggiornamento; la distanza fra la ricerca e la realtà scolastica si è oltremodo acuita in questi ultimi anni; il docente rischia in questi casi di vivere una forte umiliazione rispetto all’accademia e contemporaneamente di non trovare nelle proposte degli universitari una risposta concreta ad affrontare la quotidianità.

Anche i numerosi corsi offerti in questo periodo dall’Amministrazione stessa hanno prevalentemente una preoccupazione di sistema, funzionale a problematiche connesse al lavoro del dirigente o del suo staff, ma che non possono (per ragioni economiche) ma nemmeno riescono ad intercettare la figura del docente normale.

La strada è quella di privilegiare le associazioni professionali ove la sinergia fra operatori diversi (universitari, docenti, ma anche tecnici) può trovare un’espressione davvero efficace ed efficiente.

I corsi che Diesse Lombardia ha organizzato per quest’anno sono andati in questa direzione.

In questi anni Diesse Lombardia ha svolto un ruolo fondamentale nella formazione di docenti di scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Innanzitutto il compito educativo e formativo come responsabilità della scuola e di ciascuno, la centralità dello studente e del suo bisogno formativo nella definizione di un curriculum essenziale, l’autonomia scolastica e la parità, condizioni essenziali per l’attuazione della libertà di educazione.

In secondo luogo mettendo a disposizione dei docenti: la propria sede come luogo di incontro e scambio di esperienze, l’esperienza di insegnamento dei soci per la ricerca di soluzioni concrete e sperimentate già in diverse situazioni scolastiche e formative.

Gli ambiti di intervento sono sempre stati legati a specifiche esigenze di formazione nate dall’applicazione delle diverse riforme e dalle problematiche legate al mondo della scuola e in particolare di ciascuna scuola.

Dal 2006 ad oggi Diesse Lombardia ha proposto ogni anno una serie di corsi sia a livello centrale sia presso le scuole, con la partecipazione di numerosi docenti, secondo filoni nati dalle esigenze poste dalla realtà, differenziandosi da altre proposte formative sia nei contenuti sia nella metodologia. Presentiamo i più significativi:

Laboratori di lingua inglese per i docenti della primaria

Competenza e valutazione

Educazione e relazione

Preparazione al Concorso e alle prove di ingresso al TFA

Il laboratorio di lingua inglese ha inteso colmare un’importante lacuna dei corsi di specializzazione offerti ai docenti della Primaria in sostituzione dello specialista. Si era evidenziato che una questione cruciale era rappresentata dalla scarsa attitudine all’utilizzo di una corretta fonetica. In assenza infatti di questo prerequisito la didattica nella Primaria risulta fortemente compromessa.

Il corso, coordinato da un docente universitario madrelingua, ha viso la partecipazione di parecchi docenti e i risultati sono stati ottimi.

Il laboratorio di lingua italiana per gli alunni stranieri – La problematica legata alla presenza degli alunni stranieri nella scuola è stata affrontata in modo originale in diversi momenti per proporre progetti di accoglienza e integrazione e mediazione tramite esperienze di docenti che hanno lavorato sul campo, presentando concrete possibilità di lavoro trasferibili anche in altre situazioni.

-La presenza in classe di studenti con disturbi specifici di apprendimento ha sollecitato Diesse Lombardia dall’anno 2006 ad occuparsi dei problemi relativi all’insegnamento-apprendimento per tali alunni. Fin dal primo corso, “Dal percorso diagnostico all’intervento scolastico: i bisogni irrinunciabili degli alunni con DSA” a tutti gli altri numerosi interventi di formazione svolti presso la sede e nelle diverse scuole di Milano e provincia, nonché fuori regione, la peculiarità dell’impostazione è stata di tipo pedagogico e didattico, con solo accenni indispensabili di tipo clinico. Obiettivo fondamentale di questi corsi è stato quello di dare una risposta concreta ai docenti per una proposta didattica delle diverse discipline che tenesse presente gli studenti con DSA in modo da non isolarli, ma farli essere parte attiva nella classe e nello stesso tempo riconoscerli come risorsa per tutti i compagni. A questo proposito sono stati creati laboratori di formazione disciplinare per docenti e momenti specifici anche per studenti e genitori.

Al fine di creare un equipe di docenti formati secondo le linee precedentemente esposte e per soddisfare le numerose richieste di corsi DSA è stato svolto un corso per formatori che ha visto la presenza di una ventina di docenti che hanno approfondito una parte generale e successivamente si sono suddivisi in gruppi disciplinari (lettere, inglese, matematica) seguiti da esperti di notevoli competenze ed esperienza. Il corso si è concluso con un colloquio in base al quale alcuni sono stati inseriti nell’albo formatori dell’associazione.

Digital task force –Il corso Digital Task Force ha visto la partecipazione di circa 40 docenti, di scuole di vario ordine. Si è articolato in 4 incontri di carattere più generale seguiti da 10 momenti laboratoriali.

La finalità era quella di costituire un gruppo di docenti formatori in grado di sostenere le scuole nel processo di digitalizzazione.

Il corso è riuscito a intercettare il bisogno formativo sia di coloro che, già esperti di tecnologia digitale, hanno potuto integrare le conoscenze in un contesto più ampio, di carattere normativo, psico-pedagogico ed epistemologico, sia di altri che, meno esperti in ambito tecnologico, sono stati provocati a incrementare le proprie competenze, rassicurati da colleghi più esperti sul contributo che la digitalizzazione è in grado di offrire alle dinamiche dell’apprendimento.

Si è trattato di un significativo ed originale momento di formazione in cui esperti e docenti si sono paragonati in un clima di grande libertà e professionalità.

E’ stato possibile superare anacronistiche resistenze alla digitalizzazione, verificando concretamente l’efficacia di un uso intelligente delle tecnologie e insieme esprimere criticità quando l’uso dello strumento è parso dilatare la propria influenza , intervenendo eccessivamente nella relazione educativa.

Tablet, Lim, Notebook, piattaforme , libri digitali sono stati ampiamente testati attraverso concreti esempi ed esperienze in atto, senza dimenticare che, a prescindere dallo strumento, la relazione educativa conserva i tratti di un rapporto originale.

Valutazione e Competenze – In questi anni Diesse Lombardia ha promosso un’intensa attività di formazione, nella propria sede e nelle scuole della Lombardia e di tutta Italia per diffondere , in coerenza alla normativa che via via il MIUR emanava, la pratica della valutazione, pratica che ha dato ampio spazio al concetto di competenza. In particolare un docente di Diesse Lombardia ha partecipato al tavolo di Lavoro del Ministero per l’elaborazione del Documento di Certificazione di Competenze per il Primo Ciclo di Istruzione. Si è trattato di un lavoro prodotto in forte sinergia con la sede di Diesse Lombardia.

Il team di Diesse Lombardia si è impegnato inoltre per disseminare le novità metodologico-didattiche e l’impianto organizzativo del Riordino dei Cicli di istruzione.

In quest’ultimo anno in particolare Diesse ha sviluppato una pratica efficace nella preparazione allo svolgimento delle prove selettive e delle prove scritte ed orali (là dove si siano già effettuate) per l’accesso al TFA e al Concorso Ordinario. I corsi si sono svolti presso la sede di Diesse Lombardia, ma soprattutto, hanno trovato un interessante sviluppo attraverso l’introduzione e l’uso di piattaforma in alternanza con le lezioni in presenza (modalità blended).

In ogni intervento la peculiarità della nostra proposta di formazione è stata orientata a promuovere in maniera prioritaria un modello in cui fosse centrale la relazione fra tutte e tre le componenti: genitori, studenti e docenti, svolgendo corsi tesi a coniugarne esigenze e bisogni formativi.

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