“LA FORZA DELLA LIBERTÀ E LA RICONQUISTA DELLA PACE”: OSPITI E RELATORI AL MEETING RIMINI 2022
Il valore della libertà, la necessità della pace e il difficile dialogo diplomatico: alle ore 17 al Meeting di Rimini 2022 va in scena l’incontro dal titolo “La forza della libertà e la riconquista della pace” dedicato al conflitto in atto in Ucraina e in generale alla necessità di trovare il “bandolo” della pace nel tesissimo rapporto tra Occidente e Oriente. Sarà possibile seguire l’incontro in presenza per i visitatori della Fiera Nuova al Meeting di Rimini presso l’Auditorium Intesa Sanpaolo D3 dalle ore 17 oggi 21 agosto: in alternativa, è sempre disponibile la diretta video streaming dell’evento sul canale YouTube del Meeting di Rimini e su RepubblicaTv.
Gli ospiti che dialogheranno sul rapporto libertà e pace saranno moderati e introdotti da Bernhard Scholz, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS: intervengono al convegno Aleksandr Archangel’skij, Scrittore, conduttore tv, giornalista; Giovanni Di Lorenzo, Direttore Die Zeit; Maurizio Molinari, Direttore di Repubblica; Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’incontro è stato preparato con il sostegno della rivista Tracce.it.
MEETING RIMINI 2022, DIRETTA VIDEO STREAMING INCONTRO SU LIBERTÀ E PACE DALLE ORE 17
La guerra in Ucraina resta ovviamente il tema cruciale da cui partirà la discussione tra i relatori dell’incontro “La forza della libertà e la riconquista della pace”: qui al Meeting Rimini 2022 torna così il tema della cultura europea, sorta e basata sulla dignità inviolabile della libertà. Da Occidente a Oriente, il valore universale è sempre esistito anche spesso tradito dagli Stati stessi con le loro guerre e i loro sistemi totalitari. Come spiega la Fondazione Meeting, introducendo l’incontro di questo pomeriggio, «la libertà è rimasta ed è tutt’ora un riferimento comune che ha permesso in tante occasioni di ricostruire legami di pace e di comprensione reciproca».
Cosa può voler dire però oggi “difesa della libertà” davanti alle minacce che sorgono drammatiche in Ucraina, nel lontano Taiwan, in Medio Oriente e in tanti altri scenari di guerra internazionali? Si partirà nel dialogo di oggi anche da quanto detto da Papa Francesco nel marzo 2017 davanti ai leader europei, citando Paolo VI: «Lo sviluppo è il nuovo nome della pace». Ebbene è ancora possibile oggi ripartire da quella cultura e da quel concetto di libertà per poter «riconquistare la pace»?