Il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2021, pubblicato per il 15esimo anno consecutivo dalla Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) pone per quest’anno 26 Paesi nel mondo dove la libertà di esprimere e vivere la propria fede è soffocata violentemente dalla persecuzione. Di fatto, una nazione su tre al mondo registra gravi violazioni della libertà religiosa secondo il Rapporto ACS 2021: «questo diritto fondamentale non è stato rispettato in 62 dei 196 Paesi sovrani (31,6% del totale) nel biennio 2018-2020» ha spiegato Alessandro Monteduro, direttore di ACS Italia a Roma per la presentazione del Rapporto.



«Nove Paesi per la prima volta si sono aggiunti alla lista: sette in Africa (Burkina Faso, Camerun, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Mali e Mozambico) e due in Asia (Malesia e Sri Lanka). La causa principale è la progressiva radicalizzazione del continente africano, specie nelle aree sub-sahariana e orientale, dove la presenza di gruppi jihadisti è notevolmente aumentata», ha aggiunto il n.1 della Fondazione pontificia. Il Rapporto – oltre a indicare rispetto e il livello di violazione del fondamentale diritto alla libertà religiosa nei 196 Paesi sovrani del pianeta – è anche un’occasione per approfondire le cause della persecuzione o della discriminazione, «denunciando l’identità dei responsabili e anticipa nella misura del possibile le tendenze del prossimo futuro».



LA PERSECUZIONE “EDUCATA” IN OCCIDENTE

La radicalizzazione messa in evidenza dal Rapporto di ACS non riguarda però solo l’Africa ma descrive «il consolidamento di un network islamista transnazionale che si estende dal Mali al Mozambico, dalle Comore nell’Oceano Indiano alle Filippine nel Mar Cinese Meridionale, il cui scopo è creare un sedicente califfato transcontinentale». I Paesi più a rischio si confermano infatti India, Cina e Pakistan, tre delle nazioni più popolose della Terra: «Il 67% circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi di persone, vive attualmente in nazioni in cui si verificano gravi violazioni della libertà religiosa».



Se da un lato la persecuzione religiosa da parte dei governi autoritari si è intensificata negli ultimi anni, acuita anche dalle situazioni di privazioni di libertà durante la pandemia Covid, anche in Occidente la situazione non è “tranquilla”: qui si registra quella “persecuzione educata” che più volte Papa Francesco ha evidenziato come allarme da tenere seriamente in considerazione. «Fra le nuove tendenze culturali e i diritti individuali alla libertà di coscienza, è conflitto a causa del quale la religione viene relegata nel ristretto perimetro dei luoghi di culto», ribadisce il Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Dalle minacce in Cina alla libertà di professare la fede, agli incendi delle chiese in Cile, fino al rapimento di massa degli studenti in Nigeria: il testo 2021 è strutturato per offrire in ogni singolo continente o Paese la situazione attuale sulla libertà religiosa, con dati, testimonianze e rapporti talvolta shoccanti. Nei prossimi giorni dedicheremo singoli focus ad alcune delle situazioni più allarmanti, intanto qui è disponibile il testo completo con tabelle, cartine e approfondimenti di ACS.