La Libia taglia del 25% le esportazioni di gas all’Italia, al fine di dare priorità al fabbisogno locale. La notizia è stata rivelata ieri dal governo di Tripoli, che ha dichiarato di aver bisogno del gas per soddisfare la domanda interna e presumibilmente per garantire il funzionamento delle stazioni elettriche nel corso dell’attuale crisi legata agli approvvigionamenti elettrici della Libia.
Come riporta “Lybia Herald”, la produzione e l’esportazione di petrolio “sono state bloccate dalla Libia orientale dall’aprile di quest’anno per protestare contro il mancato abbandono del potere da parte di Abd Alhamid Aldabaiba, dopo che il Parlamento di Tobruk (Camera dei Rappresentanti – HoR) lo ha destituito e ha scelto un governo guidato da Fathi Bashagha. La mancanza di forniture di gas alle centrali elettriche ha provocato gravi interruzioni di corrente e violente manifestazioni”. Insomma, una situazione tutt’altro che leggera e passeggera e che non può far piacere neppure all’Italia, che conta anche sul gas proveniente dalla Libia per ridurre progressivamente la propria dipendenza dalla Russia.
LIBIA TAGLIA DEL 25% FORNITURE GAS ALL’ITALIA: IL LAVORO DI ENI IN NORD AFRICA
Non sono giunti commenti ufficiali a proposito della decisione della Libia di ridurre le forniture di gas all’Italia da parte di Eni, che opera nello Stato africano dal 1959. Attualmente Eni è attiva sul territorio nei settori Exploration & Production e Global Gas & gas naturale liquefatto nell’offshore di fronte alla città di Tripoli e nel deserto. Come si legge sul sito ufficiale del colosso, “attraverso il gasdotto Green Stream il gas libico prodotto dai giacimenti di Wafa e Bahr Essalam operati da Mellitah Oil & Gas, società operativa compartecipata paritariamente da Eni e NOC, raggiunge l’Italia. Il gasdotto, composto da una linea di 520 chilometri, attraversa il Mar Mediterraneo collegando l’impianto di trattamento di Mellitah sulla costa libica con Gela in Sicilia. La capacità del gasdotto ammonta a circa 8 miliardi di metri cubi all’anno”.
Eni in Libia conduce le sue attività su una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 26.636 chilometri quadrati, di cui 13.294 chilometri quadrati in quota Eni. L’attività d’esplorazione e sviluppo è raggruppata in 6 aree contrattuali onshore e offshore. Nel 2021 la produzione in quota Eni è stata di 168 mila boe al giorno.