Il deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di Rete Quattro, Zona Bianca. L’argomento trattato, l’origine del covid, pandemia che ad un anno e mezzo dalla sua diffusione non è ancora ben chiaro da cosa sia scaturita. Gran parte del blocco occidentale punta il dito nei confronti della Cina, tenendo conto anche che il primo focolaio sia scoppiato nella metropoli di Wuhan, ma Librandi rimanda al mittente ogni accusa. “Responsabilità della Cina nel covid? Sono stati trovati casi di covid in Italia anche a novembre 2019 dopo analisi. Io ero stato il 23 ottobre del 2019 a fare una fiera a Honk Kong e onestamente lì c’era quella situazione delle proteste e rivoluzione e ho notato una sensazione di disagio, non capivo cosa poteva essere, forse c’era in atto qualcosa che poi è sfociato in questa situazione”.
“Io credo che per quanto riguarda i cinesi – ha aggiunto – sono persone molto serie, sia nel lavoro che nella vita. Io non faccio affari, lavoro con i cinesi ed è diverso. I cinesi mi permettono di pagare tante tasse in Italia perchè comprano i prodotti del lavoro italiano e le usano nelle loro strutture”. Di nuovo sulla responsabilità della Cina nella pandemia di covid: “La responsabilità? Non è chiaro cosa è successo a Wuhan: le cose vanno chiarite e l’analisi dell’Oms è stata negativa a riguardo”.
LIBRANDI: “20 ANNI CHE LAVORO CON I CINESI, ALTRO CHE IGNORANTI”
Librandi ha poi lodato il popolo cinese spiegando: “Sono 20 anni che lavoro con i cinesi forse di più, ho sentito parlare stasera di regime, dittatura, privazione della libertà, cose che non mi risultano assolutamente. Non è facile tenere un paese con un miliardo e 400 milioni di persone quindi è completamente diverso la gestione rispetto ad altre nazioni. Popolo di ignoranti? Io la penso in un altro modo. Io lavoro vendendo ai cinesi la nostra tecnologia e significa che ce l’hanno permesso, il fatto stesso che noi cresciamo e puntiamo ad avere un mercato importante per l’Italia vuol dire che questi signori ce lo permettono”.
Librandi ha proseguito, battibeccando con Andrea Delmastro, esponente di Fratelli d’Italia, in collegamento: “Questi signori non sono mai stati in Cina, vogliono dare la notizia ad effetto. In Ungheria il reddito pro capite è la metà, dovete andare in Cina a vedere come è, ci sono università con milioni di ragazzi. sono i proprietari dei brevetti di tutte le tecnologie, voi parlate dei cinesi come di persone di basso livello, sento cose che non esistono al mondo, se uno non è mai stato in Cina di cosa parla. Io non faccio soldi con i cinesi – ribadisce – vendo ai cinesi, non sai vedere al di la dei tuoi occhi (di nuovo contro Delmastro ndr) e ci proponi l’Ungheria, a noi non ce ne frega un tubo dell’Ungheria”.