Polemiche in Uk da parte di una coppia di genitori in merito al libro scelto dalla scuola frequentata dal figlio di 4 anni. In occasione della giornata mondiale dei libri, la scuola elementare St Mary’s Church of England Primary School, gestita dalla Chiesa Anglicana, aveva infatti deciso di proporre la lettura del testo dal titolo “My Shadow is Pink” scritto da Scott Stuart, un racconto che parla degli stereotipi di genere. Questa scelta non è piaciuta a Stephen e Joanne Evans, che hanno deciso non solo di ritirare il loro bambino da scuola, ma anche di scrivere una lettera sia alla direzione scolastica che all’ufficio del settore educazione della Chiesa Anglicana.
Secondo la coppia, infatti, la preoccupazione è che a scuola venga favorito un tipo di pensiero che spinge i bambini a chiedersi se sono o meno nati nel corpo giusto. Hanno infatti dichiarato alla stampa che si è occupata del caso, sulle pagine del Telegraph, che secondo loro il libro in questione promuoverebbe la transizione di genere. Ed hanno invitato altre famiglie a sostenere la disapprovazione, per chiedere alle organizzazioni che gestistono le scuole religiose di “proteggere i bambini da pericolose ideologie LGBT“.
L’autore del libro si difende “Mai promossa la transizione di genere”
Nonostante le polemiche sollevate dalla coppia inglese, la professoressa della classe si difende, insieme all’autore del libro “My shadow is pink“, sostenendo che il testo in questione sia piuttosto una forma educativa di condanna agli stereotipi imposti, e che in nessun modo promuoverebbe una transizione di genere. Lo scrittore di libri per bambini Scott Stuart, ha dichiarato che il racconto è stato ispirato da suo figlio, che veniva preso in giro e bullizzato a scuola elementare a causa di alcuni dei suoi giochi preferiti considerati per femmine.
Da qui ne è nata la storia di un bambino e di suo padre che alla fine accetta di combattere l’omofobia con il fatto che colori non debbano per forza essere associati al genere, e che ci possa essere una sfumatura di rosa anche nei maschi. Il testo è stato seguito da un’altra pubblicazione dal titolo “My shadow is purple” che va ancora più oltre lo stereotipo promuovendo un pensiero “non binario“. Tuttavia queste giustificazioni non sono bastate alla famiglia Evans, che ha annunciato che con il supporto dell’associazione Christian Concern, invierà una richiesta ufficiale alla Chiesa Anglicana “per difendere il diritto dei genitori cristiani a non voler esporre i propri figli alla propaganda transgender“.