Licenziato per un errore commesso sul lavoro che aveva provocato un ammanco da 280 euro, un uomo di 55 anni, dipendente da 27 del punto vendita di Venezia della catena di commercio all’ingrosso Metro si è tolto la vita dopo un breve periodo di depressione acuta, causato proprio dalla sanzione imposta dall’azienda. Secondo le testimonianze dei colleghi infatti, il 55enne aveva commesso una disattenzione nell’applicazione di una procedura, provocando un danno a carico dell’azienda di poche centinaia di euro, un banale errore che potrebbe capitare a chiunque e quindi trascurabile, soprattutto considerata la condotta impeccabile del lavoratore nel corso degli anni.



Pochi giorni dopo però era arrivata una lettera di licenziamento per mancato rispetto del vincolo fiduciario e da quel momento l’uomo, sconvolto dalla decisione, aveva iniziato a cercare aiuto rivolgendosi anche ai sindacati per cercare di fare ricorso. Purtroppo, come ha anche sottolineato la Cgil di Venezia: “Non abbiamo fatto in tempo ad avere l’incontro con l’ufficio legale della Metro, che era stato fissato per il 3 settembre, dopo che la direzione aveva rifiutato di ascoltare le nostre contestazioni“.



Licenziato per un errore sul lavoro, 55enne ex dipendente Metro di Venezia si suicida, i sindacati: “Sanzione sproporzionata”

Si suicida dopo essere stato licenziato per un errore da 280 euro, i dipendenti del gruppo Metro di Venezia ora ricordano il loro collega 55enne concordando sul fatto che il gesto sarebbe stato provocato dalla sanzione imposta dall’azienda, anche perché, come hanno affermato molti, l’uomo era profondamente scosso dalla punizione ricevuta dopo 27 anni di collaborazione e appariva sempre giù di morale. Una carriera descritta da tutti quelli che lo avevano conosciuto sul lavoro come “impeccabile“, segnata inevitabilmente da quella decisione di provvedimento che lo aveva travolto all’improvviso. La notizia del suicidio, avvenuto domenica scorsa ha sconvolto tutta la comunità di Venezia, anche perché il 55enne era molto conosciuto nella zona ed era da tutti descritto come una persona molto allegra e curiosa.



Inutile anche l’aiuto di amici e sindacalisti che lo stavano accompagnando nell’iter legale del ricorso contro una sanzione definita anche dalla Cgil “sproporzionata rispetto al danno provocato“. L’azienda Metro ora si è aggiunta al pubblico cordoglio pubblicando una breve nota nella quale ha specificato: “Abbiamo appreso con molto dolore della scomparsa improvvisa dell’ex collega. Paolo da inizio agosto non era più un dipendente dell’azienda. Siamo vicini a tutte le persone del punto vendita di Venezia“.