L’atteso Liceo Made in Italy, fortemente voluto dal Governo Meloni, può dirsi ora realtà. Con apposita nota pubblicata il 28 dicembre il Ministero dell’Istruzione e del Merito, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha definito alcuni dettagli operativi per dare l’avvio al nuovo percorso di studi già dall’a.s 2024/25, fissando al 15 gennaio la data ultima entro le istituzioni scolastiche potranno attivare le classi, e indicando il 23 gennaio come data iniziale a partire dalla quale gli studenti potranno iscriversi al nuovo percorso di studi attraverso la piattaforma Unica. Questo passaggio, marcato dalla citata nota ministeriale, garantisce una transizione senza intoppi per le famiglie desiderose di abbracciare questa innovativa opportunità educativa.
Chi uscirà dai cinque anni di liceo saprà due lingue straniere, avrà competenze in economia politica e diritto oltre alle “classiche” discipline di storia, geografia, matematica e italiano. Quella che si profilerà è stata annunciata come un’esperienza educativa unica nel suo genere.
LICEO DEL MADE IN ITALY: RISCHIO DI POCO PREAVVISO ALLE FAMIGLIE
Le operazioni che precedono l’avvio della nuova ‘macchina’ scolastica presentano alcune criticità. Innanzitutto il percorso burocratico previsto per l’attivazione delle classi del liceo Made in Italy andrà a creare qualche problema alle famiglie che intendono iscrivere il proprio figlio, perché fino all’ultimo momento non sapranno se nella loro città il corso sarà avviato. Questo è dovuto al fatto che le istituzioni scolastiche hanno a disposizione un periodo ristretto come abbiamo detto, fino al 15 gennaio 2024, per presentare la domanda di attivazione delle prime classi del Liceo Made in Italy.
La richiesta dovrà essere inoltrata contestualmente alla Regione e all’Ufficio Scolastico Regionale di competenza. Una volta raccolte le domande, gli Uffici Scolastici Regionali dovranno comunicare alla Direzione Generale per i Sistemi Informativi e la Statistica (DGSIS) l’elenco dei codici meccanografici delle scuole autorizzate ad attivare il nuovo indirizzo liceale “Made in Italy”. Dal 15 al 20 gennaio gli Usr trasmetteranno il tutto a Roma che ratificherà l’adesione inserendolo sulla piattaforma.
PIANO SCUOLE, LE CRITICITÀ: NOTO SOLO IL PIANO DI STUDI BIENNALE
Sul fronte del nuovo liceo sembra esserci anche un altro problema. Le famiglie infatti che vorranno iscrivere il proprio figlio al liceo del made in Italy non conosceranno il piano di studi del quinquennio ma solo quello dei primi due anni, disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione.
Come si apprende sempre dal Fatto Quotidiano si può constatare che sostanzialmente esiste una sola differenza rispetto al tradizionale “scienze umane”: anziché esserci 99 ore annue dedicate, appunto, alle “scienze umane” ve ne saranno 99 di economia politica e 99 di diritto. Per il resto sono previste 99 ore annue di storia, geografia, matematica e della prima lingua. Sessantasei ore annue saranno dedicate alle scienze naturali e motorie mentre 33 a storia dell’arte e religione. Come ha chiarito infine anche il Ministro Valditara, i giovani che si diplomeranno con questo percorso di studi potranno accedere alle Università ma, nelle intenzioni del governo, potranno spendere le loro competenze anche già a 18 anni nelle aziende.